Santegidiese, Cappellacci: "La classifica? Bicchiere mezzo pieno"

21.12.2010 18:00 di  Giovanni Pisano   vedi letture
Fonte: Gianluca Lettieri - abruzzocalciodilettanti.it
Santegidiese, Cappellacci: "La classifica? Bicchiere mezzo pieno"

Una valanga sul Bojano. La Santegidiese regala un Natale splendido ai propri tifosi, rifilando sei gol ai malcapitati molisani e confermando tutte le sue qualità. Ma il risultato conseguito nell’ultima gara del 2010 non deve ingannare. Perché se è vero che la prestazione dei vibratiani è stata importante, è vero anche che Carmelino Gioffrè si è presentato in Val Vibrata con una banda di ragazzini, molti dei quali all’esordio in Serie D.

Soddisfatto per la prestazione collettiva, Cappellacci (nella foto) può sorridere pure per la tripletta di Andrea Bucchi. Dopo un girone d’andata segnato da infortuni a ripetizione, il bomber marchigiano sembra aver ritrovato la giusta forma. Che il futuro della Sant passi anche - anzi, soprattutto - per i suoi gol è ormai risaputo. In attesa dei recuperi in programma nei prossimi giorni, importanti per definire la classifica al giro di boa, in casa giallorossa è già tempo di bilanci. 31 punti non sono pochi, ma c’è comunque un pizzico di rammarico legato ad un rendimento un po’ troppo altalenante.

Prima di tirare le prime somme, Cappellacci torna sugli ultimi 90 minuti di gioco. «I sei gol non fanno testo - ammette con sincerità - perché ci siamo trovati di fronte una squadra imbottita di ragazzi. Basti pesare che, dopo aver schierato sette under dal primo minuto, Gioffrè ha dovuto fare a meno anche di Iorio (infortunatosi al 20’ del primo tempo, ndr). Al tempo stesso, non posso che essere soddisfatto della prova dei ragazzi».

Bilancio positivo o negativo? «Se guardo all’impegno dei ragazzi, sono davvero soddisfatto perché, dal primo all’ultimo, ce la stanno mettendo tutta. Ho a disposizione un gruppo composto da ragazzi seri. Ragazzi che hanno voglia di togliersi tante belle soddisfazioni. Se prendo in considerazione la classifica, invece, il bicchiere è mezzo pieno. All’inizio qualche difficoltà era da mettere in preventivo, visto che abbiamo iniziato la preparazione in ritardo rispetto altre squadre. Dopo la sconfitta di Teramo, però, mi aspettavo risultati migliori. Ma ci sono altre diciannove partite…».

L’attenzione, poi, si sposta sui singoli: «Bucchi è un giocatore importante per la categoria e, anche quest’anno, sta dimostrando tutte le sue qualità. Purtroppo Andrea ha dovuto fare i conti con diversi problemi di natura fisica, e la sua assenza ci ha senza dubbio frenato. Laboragine? Sotto l’aspetto dei gol, è andato al di là di ogni aspettativa. Mi auguro che, anche nel girone di ritorno, riuscirà a confermarsi su questi livelli. Ma una menzione particolare la merita Storani, uno dei migliori ’93 della categoria». La nota dolente, invece, è Cavaliere. «E’ come se non fosse mai sceso in campo: ha avuto a disposizione solo qualche spezzone di partita, essendo condizionato da tantissimi guai muscolari dovuti ad un periodo di inattività abbastanza lungo. La speranza è che recuperi presto, perché, nel girone di ritorno, può essere la nostra arma in più».

Magari per restare il più a lungo possibile in zona play-off… «Sono convinto che, in Serie D, non esistano mezze misure: o si punta alla salvezza o alla vittoria del campionato. La Sant? E’ una squadra forte. Ecco perché non ci poniamo limiti…». Il Teramo ed il Rimini sembrano avere una marcia in più rispetto alle altre, però… «Però i giochi sono ancora aperti, fermo restando che il margine di vantaggio delle battistrada è comunque importante. In ogni caso, non è detta l’ultima parola: anche altre squadre, dalla Civitanovese alla Sambenedettese, sono in grado di spendere una parola importante nella zona-promozione».