Pianura, l'assessore allo sport di Napoli: "Il Collana a disposizione di Neapolis e Pianura"

Ponticelli traccia il futuro delle squadre cittadine
01.07.2010 12:17 di Maria Lopez   vedi letture
Fonte: Ciro Cuozzo
Pianura, l'assessore allo sport di Napoli: "Il Collana a disposizione di Neapolis e Pianura"

NAPOLI - Terminata finalmente la stagione, il panorama calcistico partenopeo vedrà con ogni probabilità altre due squadre partecipare il prossimo anno a un campionato professionistico. Da un lato il Pianura, sconfitto nella finale play-off, ma sicuro del ripescaggio in Seconda Divisione, dall'altro il Neapolis Mugnano, che ha ottenuto il pass per la Lega Pro vincendo il campioanto. Due realtà diverse, con un'unica grande necessità: quella di una nuovo stadio che risponda ai requisti previste per i campionati professionistici. Il "Simpatia" di Pianura non è norma per i Pro mentre il "Valleuoco" non sarebbe un problema per un Neapolis che ha invece manifestato la sua intenzione di "trasferirsi" a Napoli.
Per tale motivo abbiamo chiesto lumi all'assessore allo sport del Comune di Napoli, Alfredo Ponticelli.

Assessore, oltre al Napoli, nella prossima stagione sportiva ci saranno altre due squadre come Pianura e Neapolis Mugnano che parteciperanno a campionati professionistici. Il Comune come si sta muovendo in tal senso?

L’amministrazione comunale e l’assessorato allo sport hanno messo a disposizione delle due società, sia il Neapolis che il Pianura, il “Collana”. E’ chiaro che lo stadio “Collana” è di proprietà della Regione Campania e quindi dobbiamo avere un’autorizzazione da parte della Regione perché noi siamo soltanto gli affittuari. Abbiamo un comodato d’uso gratuito di sei anni e quindi non possiamo subaffittare.

Che lavori dovranno essere realizzati?

Per quanto riguarda i lavori, quelli che competono il terreno di gioco vengono fatti direttamente dalle società sportive così come funziona per il San Paolo. Per gli altri invece, se parliamo di una disponibilità del campo non immediata, possiamo procedere noi a fare tutte le gare possibili con i tempi della pubblica amministrazione. Altrimenti l’altra possibilità è chiedere sempre alla Regione l’autorizzazione che le stesse società si assumano l’onere dei lavori.

Il presidente del Pianura, Lino Cafasso, nei giorni scorsi (http://www.calcionapoletano.it/2010/06/28/cafasso-deciso-%C2%ABil-san-paolo-ci-spetta-la-politica-lunico-aiuto-lo-diede-nugnes%C2%BB/) ha pubblicamente dichiarato di voler giocare al “San Paolo” in mancanza di altre strutture adeguate. Sarà possibile una cosa del genere?

L’obiettivo è quello di ripristinare il secondo stadio cittadino visto che la convenzione che abbiamo con il Napoli non ci consente di utilizzare lo stadio “San Paolo” per le altre squadre di qualunque livello. Convenzione che scade nel 2014.

Cosa si augura quindi?

Che venga invece raggiunto un accordo tra Moxedano e Cafasso per i lavori e la gestione del terreno di gioco dello stadio “Collana”. Vi garantisco che non sono cifre di milioni e milioni di euro.
Il mio desiderio più grande sarebbe quello di vedere giocare al “Collana” Pianura e Neapolis e chiedere poi ad entrambe le società di dare ospitalità al Calcio Femminile (che attualmente gioca al “Denza” di Posillipo).

Tuttavia i lavori potrebbero non essere ultimati per settembre…

Per il lavori occorrono un paio di mesi. Non avere il campo per l’inizio del campionato è un disagio che può capitare anche alle grandi società di serie A e che comunque può riguardare le prime 2-3 partite interne.

Il Pianura in questo caso si ritroverebbe senza stadio, almeno per l’inizio. La società per tale motivo potrebbe valutare l’ipotesi del “Conte” di Pozzuoli.

Mi dispiacerebbe molto se il Pianura si trasferisse a Pozzuoli. Sarebbe una grande perdita per l’intera città di Napoli, perché ormai non la si può considerare una squadra di quartiere. E’ una risorsa della città.

Per il Neapolis Mugnano invece è tutto confermato?

Il Neapolis ha dato la sua completa disponibilità per lo stadio “Collana”. Ha spostato la sede sociale a Napoli (via Nazario Sauro) e quindi ha tutti i requisiti per essere considerata una squadra cittadina.

Non è troppo facile però fare così? Vincere fuori dal Comune di Napoli per poi rientrarci ed essere considerati una squadra cittadina?

Balotelli è italiano…! Si chiama Neapolis, il presidente è napoletano ed inoltre è stata spostata la sede sociale in via Nazario Sauro. Il presidente Moxedano ha sondato la disponibilità del “Collana” e non c’era nessun motivo per negargli l’utilizzo.

Se in futuro si dovesse trovare uno spazio per la costruzione di un nuovo stadio a Pianura, lei sarebbe conciliante con la famiglia Cafasso?

Siamo disponibili a qualunque tipo di dialogo purché ci siano tutte le autorizzazioni possibili. Mi riferisco al patrimonio e all’urbanistica. C’è tutta la mia disponibilità di dialogare su un’iniziativa di questo tipo sempre ascoltando gli uffici e gli assessorati competenti.

Ultima cosa: il tabellone al San Paolo si farà?

Non spetta a me la questione. Ripeto, il tabellone è di competenza del Napoli. Il Comune non può certo utilizzare i suoi pochi fondi per realizzare una cosa del genere.