Bra, riecco Daidola: "Sono felice di allenare qua. Fosse per me firmerei un ventennale..."

28.05.2016 18:30 di  Ermanno Marino   vedi letture
Bra, riecco Daidola: "Sono felice di allenare qua. Fosse per me firmerei un ventennale..."

Il Bra ha presentato ufficialmente il suo nuovo (per modo di dire) allenatore, Fabrizio Daidola alla sua terza esperienza come tecnico all'ombra della Zizzola, il suo fidato vice Marco Moretti e il nuovo direttore sportivo Franco Ricci. 

Con queste parole Daidola ha salutato il suo ritorno a Bra: "Grazie alla serietà e alla lungimiranza di Giacomo e di Piero, con il resto della società, questa squadra rimane viva in D. Noi non abbiamo mai smesso di sentirci. Di bravi allenatori in giro c'è ne sono tanti, ma a me e a Marco Moretti, ha fatto piacere che si sia puntato di più sulla persona. Poi, alla prima sconfitta si è sempre tutti in discussione, ma questa è la legge del calcio. Sia io che Moretti siamo due persone che fanno questa attività con grande passione, non è la nostra professione, ma siamo molto ambiziosi e cercheremo di fare il meglio possibile. Ho sempre agito per il bene di questi colori, prima da giocatore e poi da allenatore, facendo qualcosa di positivo e sbagliando altre mosse. La maglia giallorossa del Bra vuol dire il calcio, in questa categoria. Non andrò a fare un altro mestiere, non andrò ad allenare in Serie A, sono felice di allenare qua e fosse per me firmerei un contratto ventennale, fino a quando mi sopportano e fino a quando riuscirò a fare calcio in una certa maniera. Quanti punti faremo non lo so, ma sono sicuro che i problemi verranno risolti all'unisono, con un gruppo forte, in sintonia con l'ambiente e tutti quelli che ci stanno attorno. La componente umana è importante, fondamentale nella Serie D. Il risultato sportivo può arrivare solo se c'è condivisione di motivazioni, tra tutti. Sono necessari dei giocatori che sposino la causa, che abbiano senso d'appartenenza, che incomincino a legarsi alla maglia gradualmente. Noi siamo pronti e crediamo che questa sia la strada per cui siamo stati chiamati e in cui crediamo".