Carta di Milano, c'è anche la LND

I principi della campagna di educazione alimentare della LND, Nutrizione è Salute, hanno trovato spazio nel documento che il prossimo 16 ottobre 2015 sarà consegnato all'ONU.
05.05.2015 15:00 di  Anna Laura Giannini   vedi letture
Carta di Milano, c'è anche la LND

Un futuro sostenibile e giusto è anche una nostra responsabilità: la Carta di Milano, eredità dell'Expo dedicato all'alimentazione, parte da qui. E declina ciò che «crediamo», ciò che «riteniamo inaccettabile», ciò di cui «siamo consapevoli». Definendo poi gli impegni personali: come singoli cittadini, come associazioni, come imprese. Infine, le richieste a governi, istituzioni e organizzazioni internazionali. Il documento, frutto del lavoro coordinato dal team del professor Salvatore Veca, di Laboratorio Expo-Fondazione Feltrinelli e con il contributo di vari tavoli di lavoro tematici cui ha contribuito anche la Lega Nazionale Dilettanti della FIGC, sarà consegnato al segretario dell'Onu Ban Ki-moon per contribuire alla definizione degli obiettivi del Millennio. Le parti in evidenza sul documento sono frutto delle proposte della LND, che ha ottenuto l'inserimento del suo progetto: "NUTRIZIONE è SALUTE", nel programma delle iniziative di EXPO.

Gli impegni? Come cittadini, «ad avere cura e consapevolezza della natura del cibo di cui ci nutriamo, informandoci riguardo ai suoi ingredienti, alla loro origine e al come e dove è prodotto». Ma anche a «consumare solo le quantità di cibo sufficienti al fabbisogno» e a «evitare lo spreco di acqua in tutte le attività quotidiane». Come società civile, tra l'altro, «valorizzare i piccoli produttori locali come protagonisti di una forma avanzata di sviluppo». Ce n'è anche per le imprese, chiamate a «applicare le normative e le convenzioni internazionali in materia ambientale», ma anche a «investire nella ricerca promuovendo», «promuovere la diversificazione delle produzioni agricole e di allevamento al fine di preservare la biodiversità e il benessere degli animali», «promuovere adeguate tecniche d'imballaggio che permettano di ridurre i rifiuti». L'obiettivo è di fare dei potenziali 20 milioni di visitatori attesi all'Expo, 20 milioni di ambasciatori del diritto al cibo nel mondo. La Carta, con l'aiuto della Fao e dell'Università Ca' Foscari è già stata tradotta in ben 19 lingue e potrà quindi essere compresa direttamente nella propria lingua madre da 3 miliardi e mezzo di persone.

La Carta di Milano è un manifesto collettivo, un atto politico e di sensibilizzazione globale sul ruolo del cibo e della nutrizione, per una migliore qualità della vita attraverso quattro prospettive interconnesse: cibo, energia, identità e dinamiche della convivenza. Permetterà ai cittadini, in occasione di Expo Milano 2015, di costruire e vincere la sfida del diritto al cibo sano, sicuro e nutriente per tutti come diritto umano fondamentale.

A metà maggio, inoltre, sarà presentata la ‘Carta di Milano dei bambini': uno strumento di educazione e d'impegno alla cittadinanza anche per i più piccoli.