FIGC, Uva: "I grandi cambiamenti andrebbero fatti quando si vince non quando si perde..."

09.02.2018 10:00 di Ermanno Marino   vedi letture
Fonte: tuttomercatoweb.com
FIGC, Uva: "I grandi cambiamenti andrebbero fatti quando si vince non quando si perde..."
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In occasione della ventiduesima edizione del Master internazionale in Strategia e Pianificazione degli eventi e degli impianti sportivi svoltasi questa mattina all'Univeristà di Parma, il direttore generale FIGC, nonché vice presidente UEFA, Michele Uva, ha analizzato il momento del calcio italiano: "Non penso possa esserci una sola persona in grado di cambiare il calcio, neanche un gruppo ristretto di persone. Non so se siamo nel momento più basso del calcio italiano. I grandi cambiamenti andrebbero fatti quando si vince e non quando si perde, quando si perde si rischia di cancellare anche cose buone già fatte. Nel 2006 avevamo la possibilità di cambiare il calcio dopo la vittoria del mondiale compreso il settore giovanile. Gli investimenti nel calcio hanno un ciclo di 7/8 anni. Ricominciamo a investire nel gioco del calcio e nei suoi vari asset tra cui la passione del pubblico".

La macchina federale e quella della Lega sembrano funzionare.
"All’estero ci vedevano sopratutto per luoghi comuni, le persone che mandavamo in Lega non parlavano inglese, mancava in particolare la comunicazione. Adesso siamo più credibili. Siamo partiti dalle due finali di Champions League: quella maschile a San Siro e quella femminile a Reggio Emilia nel 2017. È stata una sfida molto complicata ma abbiamo riempito il Mapei con 18.000 persone. A Milano abbiamo fatto cenare 600 persone sul palco della Scala con la Coppa Campioni in mezzo ai tavoli. La UEFA ha ritenuto l’evento dell'ultima finale di Champions di Milano come il migliore mai organizzato. Lì abbiamo fatto lavoro di squadra. Abbiamo bisogno di credibilità e la qualità delle persone che sta nella squadra è in grado di fare risultato. L’Europeo Under 21 deve essere trampolino di lancio per Europeo delle nazionali maggiori 2028 in Italia".