La storia di Bua, 488 reti in 19 stagioni e non è ancora finita...

Nel mercato finanziario la tripla B certifica un investment grade, ossia un investimento relativamente sicuro. Nel calcio a 5, invece, puntare sulla tripla B è quanto di più affidabile possa esistere, per quasi 500 motivi. Nel mondo del futsal lombardo Beppe Bua Bomber gonfia le reti avversarie come nessuno: 488 gol in circa 19 anni, da quando, ormai sulla trentina, dopo un passato da cantante e da buon tennista, cominciò quasi per caso la sua incredibile storia. «Nel 1997 rilevai la società Hickory di Serie C a un passo dal fallimento: fino ad allora avevo giocato solo tra amici, ma mi feci promettere che se avessi fatto un solo gol sarei potuto restare». La prima gioia col Mean River, prima vittima di una lunga serie che Beppe continua ad aggiornare con date e avversari. Ma dopo quasi 500 gol tra C, C1, C2 e D, per tanti è ancora «scarso»: «Somiglio a Inzaghi: non troppo dotato ma con un grande fiuto del gol negli ultimi metri. E a ogni rete impazzisco, proprio come lui…», ci racconta. Il segreto di tanta longevità? Il fisioterapista Angelo Baldini, da cui va ancora il giorno prima della partita: «A 48 anni si fa fatica: in settimana zoppico, poi lui mi rimette in piedi». In squadra con lui anche il fratello Alessandro, classe '85, e fra non molto il figlio Nicolas, oggi 15enne. «L’idea di smettere mi fa piangere — confida Beppe —, ma pensare di giocare con mio figlio mi spinge a continuare». I 500 gol e tre Bua in squadra: al libro che sta scrivendo manca soltanto il lieto fine.