Re Leone Sossio Aruta non lascia ma raddoppia: a 47 anni caccia al quattrocentesimo goal in Promozione

L'eterno attaccante prosegue la sua rincorsa al record
25.08.2017 17:30 di  Davide Maddaluno   vedi letture
Re Leone Sossio Aruta non lascia ma raddoppia: a 47 anni caccia al quattrocentesimo goal in Promozione

La vetrina televisiva di "Uomini e Donne" l'ha assorbito quasi totalmente ma di appendere le scarpe al chiodo proprio non ne vuole sapere. Ripartirà nuovamente dalla Promozione e nello specifico dall'ambiziosa Virtus Ottaviano la caccia al goal numero 400 in carriera del "Re Leone" Sossio Aruta. Una vita passata a bucare reti avversarie sui campi di calcio di tutta Italia, segnando ovunque e ritagliandosi anche uno spazio di notevole spessore tra i professionisti con le maglie di Ascoli, Benevento, Pescara, Cosenza e così via. Dopo l'esperienza mediatica di "Campioni, il Sogno" agli ordini di Ciccio Graziani e del suo Cervia, Aruta ha legato la sua seconda vita calcistica all'Emilia Romagna e San Marino, disputando anche i preliminari di Champions con il Tre Fiori. Dopo aver rifiutato qualche proposta da allenatore in seguito all'esperienza bis con il Cervia ed a quelle con Real Miramare e Rubierese, è tornato in Campania dopo una breve esperienza in Abruzzo con l'Hatria: protagonista dell'ottima stagione del Pimonte (dove ha raggiunto quota 350 nel corso dell'annata calcistica per poi passare per un breve periodo alla Scafatese), sembrava dovesse ripartire dal nuovo progetto calcistico di Vico Equense salvo poi optare per la Seconda Categoria a Casal di Principe. All'alba della nuova stagione agonistica il pensiero di smettere non sfiora minimamente Aruta che compie l'ennesima riscalata della sua carriera da evergreen accasandosi ad Ottaviano: "Ho iniziato a giocare a sei anni ed ora alla soglia dei 47 anni ho firmato l' ennesimo contratto per giocare in Promozione - spiega il Re Leone - il mio sogno resta quello di raggiungere i 400 goal in carriera. Ne mancano 32, l'obiettivo si può realizzare e per questo voglio ringraziare la società Virtus Ottaviano, il presidente Albano, il ds Amata, mister Iervolino per aver creduto nelle mie potenzialità fatte di serietà, professionalità, sudore, sacrifici e tanto cuore. Il Re Leone non è ancora sazio di vittorie, voglio essere per i giovani un esempio da seguire. Ora si gioca per la gloria, darò un altro schiaffo morale ai miei detrattori".