Incredibile al Bernabeu: il Real Madrid ribalta il Bayern Monaco con Joselu in gol al 88' e 91'

08.05.2024 23:00 di  Massimo Poerio   vedi letture
Incredibile al Bernabeu: il Real Madrid ribalta il Bayern Monaco con Joselu in gol al 88' e 91'

La leggenda del Real Madrid è fatta di novecento lunghi minuti al Bernabeu, come disse Juanito nel lontano 1984. E questa sera, la squadra di Carlo Ancelotti ha ribadito questo concetto, sconfiggendo il Bayern Monaco con un emozionante 2-1 grazie a due reti di Joselu negli ultimi istanti della partita. Quando tutti si preparavano per una nuova epica sfida contro i tedeschi, ecco che il destino merengue si fa valere: il Real Madrid si qualifica per la finale di Champions League, che si disputerà l'1 giugno a Wembley contro il Borussia Dortmund, continuando così a scrivere pagine di storia nel calcio mondiale.

La serata ha visto Davies illudere gli avversari con un gol all'67', dopo un primo tempo dominato dai padroni di casa e dalla straordinaria prestazione di Neuer, salvatore in più di un'occasione. Ma al 67', arriva il gol che ribalta la situazione, segnato da Alphonso Davies, subentrato per un infortunato Gnabry e già oggetto di desiderio di Florentino Perez per il prossimo mercato estivo. Nonostante il vantaggio, il Real Madrid non si scompone, e Ancelotti decide di gettare nella mischia Modric e Camavinga. Tuttavia, il vero protagonista della serata sarà Joselu.

Joselu, l'attaccante spagnolo con una carriera discreta alle spalle, cresciuto tra Certa Vigo e Castilla e attualmente in prestito dall'Espanyol, entra nella storia con una doppietta decisiva tra il 87° e il 91° minuto. Prima, sfrutta un rimbalzo maldestro di Neuer per pareggiare i conti, poi sigla la vittoria con un tap-in su cross di Rudiger. Questa vittoria porta Ancelotti a inseguire la sua quinta Champions League da allenatore - settima considerando le due vinte come giocatore con il Milan - e il Real Madrid a cercare la quindicesima, la sesta negli ultimi dieci anni. Il calcio, si sa, è imprevedibile. Ma Juanito aveva ragione.