Alessandra Signorile: "Finale Champions in Italia è un segnale positivo. Il futuro è roseo"

31.03.2015 22:14 di Davide Guardabascio   vedi letture
© Foto Ricciolo
© Foto Ricciolo

Da anni in Italia si tenta di far decollare il movimento calcistico femminile. Se siano, o meno, stati compiuti passi in avanti in questo senso lo dirà solo il tempo. Certo è che sono tante le persone che ci stanno provando. Una di queste è certamente Alessandra Signorile, presidentessa della Pink Bari, nonché Coordinatrice del Consiglio del Dipartimento Calcio Femminile.

La creazione di una commissione per lo sviluppo del calcio femminile. Cosa può significare per il movimento?
"Ritengo che l'aver creato una commissione ed adesso un ufficio sviluppo per il calcio femminile sia un ottimo presupposto per dimostrare a chi investe tempo e denaro che c'è interesse da parte delle istituzioni e che si vuole scommettere sulla crescita del movimento del calcio femminile. Sono segnali positivi per finalmente arrivare ad avere quella dignità di sport nazionale che ritengo meritiamo".

Nel concreto quali sono le priorità di intervento?
"Sono le priorità delle società. Il calcio femminile si può affermare in Italia se le società, ed i presidenti, si uniscono. Io credo più fattibile l'unione sotto l'egida della Lega Nazionale Dilettanti, ma con questo non condanno chi sta raccogliendo firme per passare sotto la giurisdizione della Figc che da un punto di visa delle norme federali ritengo personalmente una strada non percorribile. L'opera più semplice sarebe istituire una Lega di calcio femminile, ma per farlo servirebbe investire del denaro e credo che società che fanno fatica a livello economico non possono facilemente aderire ad un tale progetto".

Parlando di sinergie, una di queste è quella tecnico voluta dal commissario tecnico Antonio Cabrini che ha voluto riunire tutte le nazionali con un solo indirizzo tecnico e di preoparazione atletica. Concorda con questo tipo di iniziative?
"Sono completamente d'accordo. Io sono sempre per il lavoro gruppo, credo che possa essere molto utile per lo sviluppo delle nostre calciatrici".

Cinque giornate alla fine del campionato, sia in testa che in coda la lotta sembra delineata. Un suo pensiero.
"Le prime quattro squadre sono quelle che tutti più o meno avevano immaginato. Sicuramente per primo e secondo posto la lotta sarà punto a punto fino alla fine. Per quanto riguarda la coda della classifica sapevamo che per le neopromosse sarebbe stato difficile ed a parte qualche eccezione anche la lotta salvezza credo che sarà combattuta fino alla fine".

Siete l'unica società di Serie A del sud, per voi è stato più difficile?
"Si tratta soprattutto di problemi logistici. Per noi ogni trasferta è una lunga trasferta e comporta tanti sacrifici, così come l'investimento economico è diverso rispetto alle altre squadre. Essere la mosca bianca della Serie A a noi a fatto piacere, speriamo ovviamente di restarci e magari avere la compagnia l'anno di un altro club made in sud".

Tornando al suo impegno come coordinatrice, cosa pensa del lavoro svolto?
"Abbiamo lavorato per creare le basi. Solo insieme, se ci prodighiamo, potremo fare crescere il movimento. Alla fine avremo bisogno dell'appoggio di tutti, anche dal punto di vista della comunicazione. Credo che si stia lavorando bene visto che avremo la finale di Champions l'anno prossimo a Reggio Emilia".

Futuro?
"Sono ottimista di natura, mi auguro sia roseo in tutto i sensi".