Botte e minacce all'arbitro diciassettenne

24.03.2015 22:00 di  Maria Lopez   vedi letture
Fonte: gazzetta del mezzogiorno
Botte e minacce all'arbitro diciassettenne
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Calcio violento anche nei campionati dei ragazzini dove dovrebbero trionfare il rispetto delle regole e dell’avversario. Spesso, però, sono gli adulti a rovinare il «giocattolo». Bruttissima, ad esempio, l’esperienza vissuta da un giovane arbitro, Antonio Mele, 17 anni, della Sezione di Bernalda, aggredito a Tursi, al campo Cuccarese, sabato pomeriggio, tra il primo ed il secondo tempo della partita del campionato Giovanissimi della provincia di Matera (girone B) tra la locale Jonio Sport ed il Pisticci M a rc o n i a . Il risultato era di 7 a 0 a favore degli ospiti. Un passivo pesantissimo che non è andato giù a qualche dirigente e tifoso del Tursi. La «giacchetta nera» è stata duramente apostro
fata da un responsabile dello Jonio Sport, che, per questo, è stato espulso. I guai seri, però, sono arrivati nell’intervallo quando il dirigente, seguito da un’altra persona, si è recato nello spogliatoio dell’arbitro continuando con le sue minacce. Ma sarebbe stato l’altra persona a colpire con violenza Mele al volto e a minacciarlo: l’aggressore dopo le percosse ha intimato al ragazzino (che di tale si tratta) di non chiamare la forza pubblica, assente dal terreno di gioco. Inevitabile la sospensione del match e l’accesso al pronto soccorso dell’ospe dale di Policoro del direttore di gara cui è stata assegnata una prognosi di 4 giorni. Il giovane arbitro ha chiesto alla Figc il permesso di adire le vie legali contro i responsabili dell’aggressione.