Romito saluta il Manfredonia e sceglie il Brindisi

20.09.2014 15:00 di  Massimo Poerio   vedi letture
Fonte: per NotiziaioCalcio.com Antonio Guerra
Romito saluta il Manfredonia e sceglie il Brindisi

Il bianco ed il celeste del Manfredonia hanno sempre fatto parte della sua vita. Da giocatore, da tifoso. Ora, dopo quindi lunghi anni, Ivan Romito ed il Manfredonia si dicono addio. L’avventura del centrocampista sipontino con il Manfredonia ha inizio il 3 ottobre 1999, in serie D. Gli anni di apprendistato nell’attuale Quarta Serie, poi nella stagione 2003-2004, è protagonista della vittoria del campionato di serie D, l’anno successivo arriva l’esordio tra i professionisti, una sola stagione in C2, i sipontini vincono il duello con la Juve Stabia e salgono di livello, in C1. Dall’ascesa dai dilettanti ai professionisti, al tracollo, al termine della stagione 2009-2010, l’ultima in C2, nonostante una miracolosa salvezza, arriva il fallimento della società. I bianco-celeste tornano nell’inferno dell’Eccellenza, Romito non lascia. Da buon capitano, non abbandona la nave che affonda, anzi, la riconduce nuovamente in D nel 2013. In totale, Ivan Romito ha trascorso 15 stagioni con il Manfredonia (serie D, C2, C1), 1 alla Nocerina (C2), 1 all’Andria Bat (C2) e 2 alla Sacilese (C2), tanti gol, uno in particolare, quello segnato al Castellana nella gara decisiva per la permanenza in Eccellenza nel maggio 2011. Giocatore duttile e pronto per qualsiasi emergenza, Ivan Romito, classe ’80, predilige giocare nel ruolo di centrocampista di centro-destra ed è l’unico sipontino ad aver disputato con la maglia del Manfredonia tutte le categorie in cui ha militato la squadra, dall’Eccellenza alla ex C1. Ora, le strade di Romito e del Manfredonia si dividono, il centrocampista ha da poco firmato con il Brindisi, si ritroveranno nel corso di questa stagione, ma da avversari. Il Capitano, prima di partire per questa nuova avventura, ha un pensiero per il Manfredonia Calcio ed i suoi tifosi. Queste le sue parole. “Credevo che questo momento non dovesse mai arrivare, e invece, eccolo qui. Un vortice di momenti forti, indelebili nella mia mente ed in quella di tutti gli appassionati sipontini che come me, hanno gioito e pianto per questa maglia, per il Manfredonia. Ebbene si, 15 anni di bianco-celeste, interrotti, sì, da alcune parentesi sportive, ma sono pur sempre 15 anni. Sia chiaro a tutti: la mia unica volontà è sempre stata quella di continuare a giocare nel Manfredonia Calcio, la squadra per cui ho sempre tifato e che continuerò a seguire. Purtroppo, ci sono momenti nella vita in cui le cose vengono viste con un occhio diverso e, probabilmente, è giusto farsi da parte evitando inutili polemiche. Vado via in silenzio, senza proclami, com’è nel mio stile. Ringrazio tutti, presidenti, dirigenti e compagni di squadra. La lista di nomi sarebbe lunga, perciò preferisco non citare nessuno in particolare. Ringrazio inoltre la mia famiglia, che mi ha incoraggiato e sostenuto anche nei momenti difficili. Infine, un grazie ai tifosi del Donia, la Curva Sud “Pasquale Cotugno”, la Gradinata e la Tribuna. Tutti, senza alcuna distinzione. Perché è anche grazie a loro se quella maglia l’ho indossata con orgoglio in giro per l’Italia, consapevole, con quella fascia al braccio, di rappresentare loro e l’intera città di Manfredonia. E credo, senza falsa modestia, di averlo fatto degnamente. Ciao Manfredonia. Anzi, arrivederci!”.