Campania - Finisce la storia gloriosa della Nocerina

La fine del campionato sabato scorso, quello dell’Asg Nocerina nella giornata di ieri attraverso un comunicato ufficiale che ha annunciato la convocazione dell’assemblea societaria per la messa in liquidazione del club rossonero. La data della riunione non è stata annunciata, ma il presidente ed amministratore Silvio Cuofano ha provveduto ad inviare le raccomandate ai pochi soci superstiti per ratificare una procedura diversa dal fallimento nella forma, ma tanto simile nel contenuto. Una volta approvato il bilancio e saldati eventuali debitori, si procederà - attraverso la nomina di un liquidatore - alla cancellazione della società. A meno che non intervenga - durante l’iter che potrebbe richiedere anche diversi mesi - qualcuno disposto ad acquisire il club accollandosi poi oneri ed onori. Nel frattempo, come spiega chiaramente il comunicato ufficiale, «la matricola sarà consegnata al comitato della Figc Campania ed entrerà nella disponibilità, di conseguenza, dell’amministrazione comunale, qualora fosse interessata ad individuare nuovi acquirenti». Chiamato in causa, quindi, il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, e pure quello di Nocera Superiore, Giovanni
Cuofano, cugino tra l’altro del presidente uscente Silvio Cuofano. Che ieri, dopo aver provveduto all’atto formale della convocazione dell’assemblea, s’è lasciato andare su facebook ad uno sfogo malinconico: «Rinuncio a te per troppo amore. Amatela con il cuore, come ho fatto io contro tutto e tutti. Adesso che ho rinunciato, vi chiedo solo di volerle bene». Il
motivo dell’abbandono viene rimarcato all’interno del comunicato ufficiale: «La scrivente società s’augura vivamente che nuove forze imprenditoriali possano garantire continuità e prestigio al calcio nocerino, non avendo più essa le risorse necessarie per assicurare alle due Nocera un progetto all’altezza delle aspettative». Non manca una stoccata polemica all’amministrazione Torquato sulla questione San Francesco, «per il quale – si legge - il Comune ha sempre chiesto un affitto di 600 euro a partita (più spese per gas e pulizia a carico della società), piuttosto che venire incontro alle esigenze di una società e di una squadra che rappresenta l’intera comunità».