Campania - Quarto, per la squadra della legalità retrocessa niente stipendi e tante promesse non mantenute

07.05.2015 10:15 di Giovanni Pisano   vedi letture
Campania - Quarto, per la squadra della legalità retrocessa niente stipendi e tante promesse non mantenute

Rischia di concludersi nel peggiore dei modi, e dopo soli tre anni, l’avventura della Nuova Quarto Calcio della Legalità, la squadra anticamorra sequestrata al clan Polverino e gestita dall’estate del 2012 da Luigi Cuomo, responsabile nazionale di SOS Impresa, e dall’amministratore giudiziario Luca Catalano.

Dopo la retrocessione maturata domenica scorsa sul campo del Forio, e il ritorno nel campionato di Promozione, a far scalpore questa volta non sono i continui raid e furti di rame che, purtroppo, negli ultimi anni hanno accompagnato spesso l’avventura della squadra della legalità tanto cara al pm Antonello Ardituro.

Preoccupano, o in un certo senso spiazzano, le dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa da un tesserato del club, l’attaccante Carmine Ciocia. “Siamo senza stipendi e rimborsi dal mese di dicembre” ha spiegato amareggiato al portale ilfattosportivo.it. “Noi tutti – continua – abbiamo tenuto fede alla parola data lottando su ogni pallone ed in ogni partita ed allenandosi anche in  condizioni economicamente critiche. Chi invece ha abbandonato la nave sono in vertici del club. A dicembre abbiamo avuto l’ultimo confronto con i presidenti, da allora si sono interrotti sia i rapporti che gli emolumenti per noi tesserati. Nonostante i solleciti, le chiamate, gli sms ed i messaggi su Whatsapp, siamo rimasti soli in balia del nostro destino”. 

RESSA PER LA NAZIONALE – Sono lontani dunque i tempi in cui lo stadio Comunale di Quarto, gestito dalla nuova società, ospitò la Nazionale di Cesare Prandelli prima dei mondiali in Brasile. “Lì – ammonisce Ciocia – erano tutti in prima fila con tanto di giacca e cravatta ad accogliere i giocatori. Anche il furto di rame dallo stadio ha avuto più risonanza di noi uomini. Si parla tanto di legalità, poi però siamo i primi a cadere in errore. Nel calcio dilettantistico, spesso, le promesse, soprattutto quelle economiche, non vengono mantenute – chiosa Ciocia – capita di perder soldi ma qui, oltre al lato economico, è venuta meno l’educazione, il rispetto e lo stile per un gruppo di ragazzi che ha onorato la maglia fino alla fine”.

DIFFIDENZA – Lo scorso anno, intervistato da ReteNews24, il dirigente unico del club Luigi Cuomo spiegò come la visita dell’Italia abbia “comportato un forte sacrificio economico e un leggero ritorno d’immagine”. Per Cuomo il progetto calcio e legalità a Quarto era in discussione già dallo scorso anno a causa dell’eccessiva “diffidenza intorno alla squadra”. Diffidenza che però è difficile da spiegare con i mancati emolumenti a giocatori e staff tecnico che per mesi hanno onorato un progetto prima e una maglia poi e che ad oggi aspettano una risposta, “anche via Whatsapp”, dai vertici societari.