Friuli Venezia Giulia - L'UF Monfalcone ha già cominciato la festa per la Serie D

25.03.2015 12:30 di Maria Lopez   vedi letture
Fonte: il piccolo
Friuli Venezia Giulia - L'UF Monfalcone ha già cominciato la festa per la Serie D
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Le dimensioni di un risultato sportivo, di un obiettivo che solo la matematica può ormai mettere in dubbio, la felicità di aver riportato non solo una società sportiva ma un'intera città laddove le compete si riassumono in un piccolo, enorme gesto: l'abbraccio tra il presidente dell'Ufm Andrea Brugnolo e il tecnico Giuliano Zoratti a fine partita va ben oltre a quello che gli ennesimi tre punti casalinghi (13 su 13, per non dimenticare) stagionali possono valere. Le speranze del Cjarlins Muzane di sbancare un gremitissimo "Comunale" per riaprire il campionato si sono ben presto scontrate con la ferrea volontà dei monfalconesi di chiudere anzitempo la pratica e con dieci punti da amministrare in cinque tornate c'è da scommettere che più di qualche bottiglia di spumante sia già stata levata dal frigo a fine partita. In un sabato dalle mille emozioni (nel prepartita il gruppo del "Furgone delle Meraviglie - Club Alfredo Lulich" si è gemellato con i "Fedelissimi
del Montebelluna") quella più intensa l'ha regalata il piedino fatato di Daniel Tomizza dopo un quarto di gara, punizione liftata magistralmente calibrata oltre la barriera e per i lagunari è stato l'inizio della fine: "Non era facile per i nostri avversari - spiega il match-winner - sostenere la pressione per un unico risultato a disposizione anche perché si sono trovati di fronte un'Ufm fermamente decisa a chiuderla qui, potendo contare su un fattore-campo mai così determinante. Sul tiro da fermo vincente tutto è filato liscio, ho avuto successivamente un'altra possibilità da posizione leggermente più lontana nella quale l'altezza c'era ma non la necessaria angolazione". Affermazione che non fa una grinza, il tanto temuto Fabbro è stato limitato da Pratolino in prima battuta e pure Carli ha vigilato attentamente, peccato per non averla chiusa prima: "Abbiamo tenuto alta la suspence fino alla fine solamente perché non abbiamo capitalizzato quanto abbiamo saputo creare. Rispetto all'andata - mister Zoratti può ormai mettere nel curriculum un'altra promozione - è cambiato tutto perché siamo cambiati noi e la differenza si è vistatutta: a parte qualche fiammata dettata dall'orgoglio nel finale, non ci hanno mai dato grattacapi". Oltre ai complimenti dagli avversari, un simpatico monito per la prossima stagione: "presidente, mi raccomando, metta una caldaia", il saluto dell'attaccante del Cjarlins Salgher a un Brugnolo che continua a metterci la faccia sulle negligenze altrui.