Lazio - Gaeta, Fanelli: "Un capitano deve dare l'esempio"

26.02.2015 16:00 di  Roberto D'Angelis   vedi letture
© Foto Leonardo D'Angelo
© Foto Leonardo D'Angelo

Fabio Fanelli arrivato a Gaeta la scorsa stagione si è subito imposto come uno dei perni della formazione biancorossa meritando poi anche la fascia da capitano. Nelle ultime gare la sua assenza per infortunio si è avvertita non poco.

Per te si può dire che è iniziato il conto alla rovescia. Ci riferiamo al ritorno in campo
"Sì, finalmente questa settimana sono rientrato in gruppo. Ciò dopo tre settimane di inattività, una di terapia ed una di palestra. Continuo ad allenarmi per poi essere convocato per la trasferta di Pomezia".

Però occorre dire che tu sei sempre stato presente a tutte le gare della tua squadra, quindi anche in trasferta. Un capitano che con il suo sostegno, i suoi consigli si fa sentire…
"Io credo che la figura del capitano debba essere importante, in campo e fuori, fungendo da esempio per tutti, in special modo per i giovani. Per me comunque al di là della fascia, è spontaneo dispensare consigli, anche alla luce di quella che può essere la mia esperienza. Così come spontaneo, naturale mi è sembrato l’essere presente benchè infortunato alle gare e partecipare alle trasferte. E qui entra in gioco per quanto mi riguarda anche il forte attaccamento a questi colori".

Tornando al match di Pomezia, è ipotizzabile un tuo impiego?
"La decisione, com è giusto che sia, spetta al mister. Ma se tutto andrà bene credo di poter giocare uno scampolo di gara, magari nella ripresa. Dunque un rientro graduale. Ma comunque la squadra ammirata in campo domenica scorsa è in grado ugualmente di far bene".

Come giudichi il momento della squadra?
"Lo ritengo senza dubbio un buon momento. Nelle ultime dieci settimane abbiamo vinto sei volte consecutivamente, poi pareggiato a Roccasecca e quindi sono arrivate due sconfitte su cui sicuramente hanno pesato le importanti assenze ed un calo fisico della squadra, che ci può stare. In ultimo domenica la larga affermazione con l’Artena".

In questi giorni si parla tanto di crescita e di valorizzazione dei giovani della rosa…
"Sì la crescita di questi ragazzi è evidente, è sotto gli occhi di tutti. Prendete ad esempio Pellino, che ho ritrovato anche quest’anno. Rispetto alla scorsa stagione i suoi miglioramenti sono stati rilevanti, sembra un veterano. Anche per Mazza si può parlare di crescita. Amitrano è arrivato con le sue qualità ma non disciplinato tatticamente, guardiamolo invece ora. Sicuramente positivi poi anche Valentino, Di Luca e gli altri giovani che stanno offrendo un grosso contributo".

Tornando alla gara con l’Artena possiamo dire che si è trattato di una grande prova di carattere da parte vostra
"Venivamo dalla pesante sconfitta di Albano Laziale ed il nostro intento era quello di riscattarci immediatamente. Lo abbiamo fatto schiacciando i nostri avversari dal primo all’ultimo minuto e realizzando quattro reti. E’ stata da parte nostra una bella prova di carattere, di forza, di orgoglio. Lo abbiamo fatto per noi stessi e per la società".

I presupposti per un positivo finale di campionato ci sono tutti
"Questo sicuramente. Anche perché siamo motivati e vogliamo fare più punti possibili da qui alla fine. In palio ve ne sono ancora trenta. Poi le somme si tireranno alla fine. Se saremo stati bravi, sicuramente ci ritroveremo ad occupare una posizione migliore rispetto a quella attuale".

Domenica sarete ospiti del Pomezia
"A Pomezia sarà un impegno difficile. I nostri prossimi avversari sono reduci dalla netta sconfitta di Colleferro e vorranno rifarsi. Aggiungiamoci pure che la squadra pometina, nelle cui fila vi sono elementi di qualità, è distanziata di soli tre punti dalla zona playout, per cui saranno certamente concentrati. Ma io dico che il Gaeta visto con l’Artena ma anche le precedenti domeniche nonostante la sconfitta, non potrà che fare bene".

Per quanto riguarda la lotta per il salto di categoria e per la salvezza i giochi sono aperti?
"L’incertezza regna sovrana. In testa per il primo e secondo posto non restringerei la lotta solo a Itri, Colleferro e Serpentara mancando ancora molte partite. E secondo il mio giudizio anche  il discorso salvezza, quindi retrocessione diretta e playout è tutto aperto".