Lombardia - Desio, quando nulla è lasciato al caso...

21.10.2014 23:30 di  Maria Lopez   vedi letture
Fonte: claudio maglieri - ac desio
Lombardia - Desio, quando nulla è lasciato al caso...

A Desio c’è una grande voglia di crescita, inutile nasconderlo: con la cancellazione della Seconda Divisione di Lega Pro, l’Eccellenza è diventato un torneo ancora più ricco di qualità e la società biancorossa non intende perdere tempo. L’arrivo del direttore generale Maurizio Porro ha dato il via ad un importante processo di rinnovamento, sposato interamente dal presidente Luigi Pistillo: l’organigramma dirigenziale è in costante miglioramento, con l’inserimento di figure professionali in grado di far compiere ai biancorossi ulteriori salti di qualità. Sotto il piano della preparazione atletica, lo staff tecnico della Prima Squadra è stato consolidato con l’innesto di personale qualificato, coordinato dal professore Mario Familari: l’obiettivo è quello di garantire ai calciatori una preparazione di livello, che non ha nulla da invidiare al mondo del professionismo. Familari, attuale preparatore atletico della Primavera dell’Inter nonché direttore della Palestra Shaper di Biassono, ha alle spalle un curriculum importante e una grande esperienza di calcio e non solo: negli ultimi anni, per citare alcuni esempi, ha curato la preparazione fisica di squadre come Pavia, Monza e la Nazionale femminile del Canada. Lui e il suo staff sono le figure giuste per questo tipo di percorso intrapreso dai biancorossi.

"La collaborazione con Acd Desio, nata da poche settimane, è stata resa possibile grazie all’amicizia con il dg Maurizio Porro – spiega Familari – l’Eccellenza attuale è paragonabile alla serie D dello scorso anno, per cui è positivo che il club non voglia lasciare nulla al caso. Il nostro compito sarà quello di organizzare al meglio l’aspetto fisico-motorio, anche attraverso le nostre strutture. Lavorando all’Inter, non posso essere io a occuparmi in prima persona di questi aspetti, tuttavia ho diversi collaboratori, molti di loro lavorano con me all’Inter oppure in varie società di serie D e in passato di mi hanno seguito a Pavia e a Monza: per questo abbiamo inserito anche a Desio uno di loro, nello specifico Paolo Casiraghi".

Come è stato impostato il programma di lavoro?
"La figura inserita a Desio gestisce tutti gli allenamenti e la preparazione, ovviamente sotto la nostra supervisione. Il tipo di lavoro che viene svolto è lo stesso che viene proposte nelle categorie superiori, ovviamente tarato per l’intensità dell’Eccellenza: la matrice, tuttavia, è la stessa. L’obiettivo è dare anche al Desio un’impronta professionistica, anche se gli allenamenti sono tre alla settimana: abbiamo svolto dei test per valutare il grado di condizione generale, utilizzando attrezzature all’avanguardia, dopodiché stileremo un programma per intervenire sulle carenze".

Quali sono i punti focali di questi test?
"Le macroaree, fondamentalmente, sono tre: elasticità muscolare e composizione corporea, in modo tale da attuare un lavoro che possa prevenire gli infortuni; forza elastico esplosiva, utilizzando l’opto jump; test aerobico denominato test Gacon. Dopo aver elaborato tutti i dati stabiliremo dei programmi individuali, in modo tale da permettere a ciascun calciatore di potersi allenare anche per conto suo, magari prima di iniziare il lavoro con la squadra oppure in palestra da noi. La diversificazione dell’allenamento specifico in campo consente di ottimizzare il lavoro di gruppo, anche attraverso la personalizzazione delle distanze del lavoro aerobico".

In base alla tua esperienza, che idea ti sei fatto del Desio?
"Direi una buona impressione: ho già visto i giocatori all’opera e dopo aver parlato con i miei collaboratori posso dire che questa squadra ha margini di miglioramento enormi. Questo non significa che prima si lavorasse male, ci mancherebbe: semplicemente, c’è modo di compiere ulteriori progressi. Nel corso della mia esperienza ho visto tanti ragazzi, anche di categorie inferiori, in grado di organizzarsi il lavoro per conto proprio, una sorta di quarto allenamento settimanale: venivano nella nostra palestra e curavano la preparazione. Bisognerebbe allenarsi tutti giorni, credo che sia possibile farlo anche in Eccellenza: è importante diversificare le aree di intervento fisico, avvalendosi dell’apporto di professionisti".