Puglia - Virtus Francavilla, in vetrina i gioielli Bartoli

29.04.2015 20:30 di Ermanno Marino   vedi letture
Fonte: gazzetta del mezzogiorno
Puglia - Virtus Francavilla, in vetrina i gioielli Bartoli
© foto di NotiziarioCalcio.com

Dei quattro baresi che hanno militato con il Francavilla nella esaltante stagione appena conclusasi, tre sono in quota juniores e due sono fratelli. Oltre al portiere Salvatore Iurlo, classe1995, e al centrocampista diciannovenne Antonio Liberio, ex Mola, tra i giovani più interessanti dell’Eccellenza c’è Marco Bartoli. Vent’anni, è stato utilizzato da Antonio Calabro, allenatore della Virtus del triplete, sia esterno basso nella difesa a quattro, che esterno alto con la retroguardia a tre, come l’ex allenatore del Gallipoli ha quasi sempre schierato i biancazzurri, e il centrocampo a cinque. Marco è il fratello di Renato, 32 anni, uno dei migliori difensoripugliesi degli ultimi anni: «In campo siamo compagni, il rapporto fraterno praticamente non esiste, anchese lui continuaa insegnarmi moltissimo». E come insegnante? «L’impressione che ho io, anche se devo essere l’ultimo a dirlo, è che farà molto bene come tecnico o come direttore sportivo». Marco è dispiaciuto per non aver giocato la finalissima di Firenze che il Francavilla ha vinto con la Bustese, conquistando la Coppa Italia di Eccellenza. «Sono strafelice per la squadra. Esco da un brutto infortunio, ho giocato cinque partite nella fase finale della stagione e credo di aver dato il mio contributo. Per il resto, le decisioni sono tutte del mister».
Il club brindisino ha conquistato “due volte” la Serie D. Il futuro di Marco? «È ancora presto per dirlo, non posso esprimermi». Per Renato, invece,l’impressio ne è che la conferma e il ritorno in Quarta Serie, dipenda quasi del tutto dalla conferma della triade da parte di Antonio Magrì. E poiché al momento non pareverosimile cheilpatron dellasquadra della città imperiale possa rinunciare a Calabro, Stefano Trinchera («un direttore sportivo di cui sentiremo parlare») e Tonino Donatiello («un dirigente dalla enorme passione»), la categoria in cui i Bartoli brothers giocheranno anche la prossima stagione al “Giovanni Paolo II” è quasi una certezza. «Per quel che riguarda mio fratello, Marco sono certo che resterà». Un ’95 come lui nell’interregionale ci sta a pennello. Spot fraterni a parte, Renato ha sempre avuto la consapevolezza che il Francavilla ce l’avrebbe fatta. «Anche quando eravamo a 10 punti dal Vieste, un po’ tutti eravamo certi della rimonta, anche se poi ci vuole un po’ di fortuna, come sempre». E il vistoso calo dei garganici nella terza parte della stagione ha favorito il trionfo. Così come la sconfitta del Nardò con il Mola, che ha dato la spinta definitiva ai brindisini dopo l’ultima curva del campionato. Il calcio pugliese grande protagonista tra i dilettanti: Monopoli ha vinto la Coppa Italia di Serie D, l’Andria è stato promosso in Lega Pro, il Francavilla ha fatto quel che ha fatto. «Non è un caso. Il movimento sta crescendo e ci sono ottimi riferimenti». Tra cui i baresi Vincenzo De Santis (il diesse della Fidelis è di Bitonto) e Nicola Ragno (il coach del Nardò è di Molfetta: i neretini dal 17maggio si cimenteranno nei play off nazionali). Antonio Magrì ha pochi anni più di Renato Bartoli, che nel 2000 vinse lo scudetto con gli Allievi del Bari e nel 2010 Coppa Italia e play off col Matera. «Ha dato alla Virtus una organizzazione perfetta, circondandosi degli uomini giusti».