Amiternina, patron Specchioli: "Calcioscommesse? Radiazione non è nel vocabolario Figc"

01.07.2015 18:00 di  Marco Pompeo  Twitter:    vedi letture
Amiternina, patron Specchioli: "Calcioscommesse? Radiazione non è nel vocabolario Figc"

L'Amiternina sta programmando la prossima stagione, che sarà ancora una volta in Serie D. La formazione giallorossa è una delle più virtuose del panorama calcistico del massimo campionato dilettantistico nazionale. La società riesce da anni ad associore la crescita dei giovani, e di tutto il proprio settore giovanile, con i risultati sportivi ed il bilancio societario che è sempre in ordine e permette di programmare con serenità il futuro. Uno di quei rari esempi che, purtroppo, duole notare come non facciano proseliti. Per parlare di questo, ma non solo, NotiziarioCalcio.com ha contatto il patron dell'Amiternina Pasquale Specchioli.

Patron Specchioli, quella che si è conclusa due mesi or sono è stata per l'Amiternina l'ennesima stagione che ha premiato il vostro modus operandi come società. Qual è il vostro segreto?
"Non abbiamo segreti ma seguiamo da sempre la stessa ricetta. Sono la serietà e l’umiltà che ci permettono di avere credito e spendere poco".

Il riconoscimento "Giovani D Valore" è la cartina di tornasole per il grande lavoro che svolgete su settore giovanile e prima squadra. La vostra filosofia muterà nel prossimo campionato o continuerete per la vostra strada?
"La nostra filosofia non muterà, anzi il nostro comportamente sarà assolutamente in linea con essa e con conti ancor più contenuti visto il quadro generale del nostro paese".

Tra i talenti dell'Amiternina, c'è qualcuno pronto per fare il salto tra i professionisti? Ci può fare qualche nome?
"I quattro delle rappresentative Di Paolo, Pasqualone, Santirocco e Tinari potrebbero crescere. Questo ovviamente sempre che qualche società professionista voglia spendere qualcosa. Oggi è di moda nell'ambiente la frase: regalamelo, poi vediamo”.

Le inchieste sul calcioscommesse ancora una volta stanno infangando il calcio nostrano. Secondo lei c'è correlazione tra la crisi delle società ed il proliferare di certi comportamenti? Quanto fa male per una società seria ed onesta anche il solo immaginare che una retrocessione possa essere influenzata da tali usi non leciti?
"Certo che c’è correlazione col degrado generale. D’altronde bisogna essere sempre in vetrina, ed in vetrina ci sono sempre i peggiori. Anche la passata stagione mi è sembrato di vedere delle ombre, ma ho voluto pensare a coincidenze, per questo sono stato incerto se continuare fino all’ultimo. Queste cose lasciano un dolore latente vinto solo dalla grande passione; ma fino a quando? Sicuramente viene una considerazione: per dirigenti e giocatori, o come li si voglia chiamare, è oltremodo facile vendersi le partite per poi lucrarci ancora sopra scommettendo, per assurdo legalemente, sulla propria sconfitta; siamo oltre la fine. Purtroppo duole constatare come radiazione non sia più una parola del vocabolario Figc".

In chiusura, in casa Amiternina a breve ci potrebbe essere un nuovo organigramma. Lei resterà vice presidente e patron oppure i suoi impegni lavorativi la vedranno sfilarsi da compiti societari per restare semplicemente il patron del club di Scoppito?
"Abbiamo, con mio grande piacere, un nuovo presidente in Antonio Papponetti. Che ci sarà di grande aiuto, per quel che mi riguarda spenderò un po’ del mio tempo, come la passata stagione, seguendo soprattutto l’aspetto agonistico della prima squadra".