Giangaspero: "A Scanzo per lottare fino all’ultimo. Vi racconto la mia scommessa con la società"

Francesco Giangaspero (foto) ha trovato l’accordo con lo Scanzorosciate grazie all’ottimo lavoro del ds Matteo Vavassori e con la supervisione del presidente Flavio Oberti. L’attaccante classe 1993, nativo di Milano,  vanta un curriculum con già 155 partite e 51 gol, ultima stagione al Ciserano  (25 presenze ed 8 reti), due campionati al Verbano (Eccellenza), Pontisola, Pro Sesto, Seregno (tutte in D), Renate (C2), ancora Seregno (D) e settore giovanile fra Monza ed Enotria.

Raggiunto in esclusiva dalla redazione di Notiziariocalcio.com Giangaspero ci spiega come è andata:

“Sono molto contento  – inizia il giocatore  - della scelta e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Dovremmo sicuramente lottare ogni partita e non mollare mai, come mi ha già spiegato mister Valenti”.

Che tipo di campionato ti aspetti?

“Ancora più duro – continua Giangaspero  - e difficile di quello appena trascorso. Penso che lo Scanzorosciate sia la scelta giusta per crescere ulteriormente dopo un anno tribolato”.

Quali problemi hai avuto?

“Niente di particolare, un piccolo fastidio. Ci tengo a sottolineare che quando il presidente Oberti ed il direttore Vavassori mi hanno contattato ed illustrato il loro progetto non ho fatto altro che accettare immediatamente. Subito. Credo fermamente che la società sia organizzata da persone competenti, ma soprattutto da persone serie, come appunto il pres ed il ds, con valori importanti che nel calcio di oggi è molto difficile trovare”.

Con che obiettivi:

“Di ripagare  la fiducia e l’affidabilità della società, dello staff e dei compagni con il massimo impegno, professionalità e dedizione. Il presidente ci ha detto che dovremmo, come quest’anno, lottare fino all’ultimo minuto dell’ultima partita per salvarci. Ci speriamo tanto tutti. Sarebbe il nostro scudetto".

Solo questo?

"No. Abbiamo fatto una scommessa con la proprietà - chiude l'attaccante - che va oltre la salvezza e sono convinto di vincerla. Certo meglio avere le idee chiare, senza illusioni. Non abbiamo né i mezzi, né le possibilità di tanti squadroni e compagini avversarie. Ma faremo sì che le motivazioni e la fame di ognuno di noi farà la differenza; provando sul campo a non far sentire queste distanze. Anzi. Cercando di mostrare che non siamo da meno. Ogni minuto di ogni partita. Dal fischio di inizio fino alla fine. E Giangaspero, contateci, sarà davanti a tutti, a lottare come un matto”.