Piacenza, Sentinelli: "Qui per vincere ancora. Non abbbiam fatto nulla, testa ad Olginate"

Intervista al difensore romano classe 1979 che si avvicina ad un’altra vittoria. In Emilia per continuare la striscia vincente e chissà che non sia finita
06.02.2016 10:30 di Titti Acone   vedi letture
Piacenza, Sentinelli: "Qui per vincere ancora. Non abbbiam fatto nulla, testa ad Olginate"
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Davide Sentinelli (foto) è l’emblema di questo Piacenza dei miracoli. Dopo Padova, anche in Emilia si avvicina un’altra vittoria, che aggiunta ai cinque campionati già vinti in D (Padova, Lupa Roma, Cuneo, Como e Tempio) ed uno in Eccellenza (Mentana), due promozioni dalla C2 alla C1 con Savona e Cuneo, farebbero un totale di nove campionati, più due scudetti (Cuneo e Tempio) ed una coppa Italia a Como:

Sì dobbiamo aggiornare la contabilità – spiega sorridendo il difensore romano classe 1979 – speriamo di farcela perché il campionato in D è stressante, lungo ed insidioso. Non abbiamo fatto ancora nulla, dobbiamo pensare ad Olginate che è un campo insidioso che conosco dai tempi di Tempio e Como. Ma fatemi spendere una parola per questa squadra e gruppo fantastico”.

Si presenta così, dopo la vittoria di ieri sera (ndr. Piacenza-Ciliverghe 3-1 condita con una sua rete) il  difensore centrale del Piacenza, intervistato in esclusiva dal nostro sito www.notiziariocalcio.com:
Qualcuno ha parlato di fortuna – continua Sentinelli  - ma bastano i numeri del nostro campionato. Sono ben 66 i punti conquistati sui 75 disponibili, 21 vittorie, 3 pareggi ed una sola sconfitta, peraltro in una partita dominata da noi. Ha fatto bene il mister Arnaldo Franzini a richiamare stampa ed operatori a dare il giusto risalto al lavoro che sta facendo la squadra e la società. E mi ha fatto piacere che anche la nostra splendida tifoseria abbia rimarcato con striscioni e cori quest’aspetto".

Altro giro, altra corsa e questa volta appunto con un altro mister:
E’ stata una piacevole sorpresa, fuori Franzini sembra una  persona a modo e mite, ma vi posso assicurare che è un bel 'cagnaccio' e quando c’è bisogno si fa sentire, eccomeLavoratore, attento e bravo nel gestire gruppo ed ambiente".

Dobbiamo aggiornare anche i tuoi dati, con il totale di partite arrivate a 430, 65 gol (in media una marcatura ogni sei gare), di cui 135 presenze e 23 reti nei prof e 250 con 32 segnature in D.
Confermo tutto, non sono uno che va dietro i numeri, anche perché dopo tanti anni è difficile. Sono alla diciannovesima stagione ed ho la fortuna di stare ancora bene e come ieri spero di non perdere l’abitudine con il gol. Il merito, ripeto è della squadra, del gruppo, dello staff, della società e dello splendido pubblico. Avrei un desiderio, una sorta di stella personale, arrivare a dieci campionati vinti sarebbe il mio sogno nel cassetto. Ho visto qualche statistica ed a livello di serie A ci sono giocatori come Giovanni Ferrari e Virginio Rosetta, oppure come Giuseppe Furino e Ciro Ferrara che ne hanno vinti ben otto ed è un record. Purtroppo sono tutti bianconeri e per un tifoso della Roma come me non è un bel vedere. Però uno come Ferrara, considerato anche il mio ruolo è un bell’esempio da seguire”.

Qual è il segreto di questa longevità?
Niente di particolare, faccio vita sana grazie alla mia famiglia e mi alleno al meglio. Se mi sentisse mister Ezio Rossi rimarrebbe sbalordito, visto che a Cuneo ci litigavo spesso per i suoi allenamenti massacranti. Ma con l’età ho scoperto l’importanza del lavoro quotidiano. Quest’anno mi ha dato una mano anche la mia compagna Patrizia e lo staff medico con una dieta particolare sui grassi e sto cercando di curare la massa magraNon si finisce mai di imparare e migliorare”.

Bene anche col pubblico di Piacenza?
Ne approfitto della vostra vetrina per ringraziare lo splendido pubblico biancorosso, gli stessi colori del Padova. Già in Veneto mi avevano parlato della curva piacentina ed ho scoperto una passione quasi da stadio meridionale. Però quest’anno ho trovato un tifoso particolare, il nostro presidente onorario Stefano Gatti. E’ eccezionale, sente la partita più di me. Ci trasformiamo, io in campo, lui in tribuna. Poi fuori dal campo sembriamo due agnellini. Ma la domenica scatta una sorta di follia. Anzi mi sento in obbligo di farmi perdonare qualche marachella fra Seregno, la Coppa Italia sempre col Seregno e Monza in trasferta. Grazie al direttore Massimo Cerri ed al dg Marco Scianò che mi hanno sopportato e supportato. Purtroppo sono fatto così, sanguigno e forse troppo passionale in campo, dove talvolta esagero. Spero di farmi apprezzare per la mia sincerità dentro e fuori dal rettangolo di gioco”.

Programmi a breve scadenza?
Ma, visto che sono in vene di complimenti e piaggerie, vorrei anche ringraziare il mio storico procuratore, Alessandro Ranieri. E’ vero che ogni anno vinco qualcosa. Sono fortunato e spero bravo in campo, ci vogliono una serie di componenti come staff, società e pubblico, ma anche professionalità competenti come lui che come agente riesce a trovare sempre un’opportunità significativa. Ormai ci conosciamo da tanti anni, che sappiamo cosa vogliamo uno dall’altro”.

Quindi il futuro cosa riserva?
Ogni anno penso sia l’ultimo e con la mia compagna Patrizia facciamo progetti su dove vivere e stabilirci come famiglia. Fra la sua Sardegna e la mia Roma è una bella scelta. Poi il mercato ed i mesi di maggio e giugno, ci fanno cambiare idea. E per fortuna. Con due bambini piccoli, Christian e Thomas che sono una sorta di talismano per me, visto che da quando ci sono loro ho sempre vinto. Per cui fatemi festeggiare la vittoria con gol e poi col pensiero ad Olginate. Il resto sono chiacchiere. Ho provato a chiedere al mister di non farci allenare domenica per avere un week-end libero, ma quel martello di Franzini non molla un …. Poi se c’è qualche squadra che crede nella scaramanzia e vuole vincere un campionato, io sono qua”.

E chiude sorridendo Sentinelli, capitano, goleador ed alfiere di questo Piacenza dei miracoli.