San Nicolò, Micciola: "Possiamo dire la nostra. Mai avuto dubbi su Margarita. Coppa Italia? Senza nuove regole è poco utile come i Play off"

10.10.2015 14:00 di  Marco Pompeo  Twitter:    vedi letture
San Nicolò, Micciola: "Possiamo dire la nostra. Mai avuto dubbi su Margarita. Coppa Italia? Senza nuove regole è poco utile come i Play off"

Il San Nicolò ha avuto un inizio di campionato difficile, tre punti nelle prime quattro partite frutto di tre pareggi ed una sconfitta casalinga con la Fermana. Inevitabile parlare subito di crisi per gli osservatori esterni che facevano il raffronto con le stagioni precedenti. Crisi per tutti ma non per la società ed il tecnico Epifani che hanno sempre creduto nella bontà del loro lavoro, consapevoli che, punti a parte, la squadra non aveva giocato male. Una convinzione che pare essere proprio corretta perchè nelle ultime due gare sono arrivate due vittorie contro Monticelli e Campobasso. Un trend che se confermato nella sfida di domani col Matelica rilancerebbe le quotazioni di alta classifica del San Nicolò. Per parlare della squadra biancoazzuro abbiamo contattato uno degli artefici delle fortune della squdra abruzzese, il direttore sportivo Francesco Micciola.


Direttore, prima di addentrarci nell'argomento San Nicolò, le chiedo di una notizia che la riguarda in prima persona. Dai comunicati diramati dalla FIGC abbiamo appreso della sua partecipazione al corso di osservatore e scouting calcistico di questa estate a Coverciano. Corso brillantemente superato peraltro, ovviamente le facciamo le nostre congratulazioni.
"Mi fa piacere che abbiate posto attenzione su questo particolare. A questo punto approfitto delle vostre congratulazioni, per le quali vi ringrazio, per salutare lo splendido gruppo di ragazzi del corso. Eravamo quarantacinque persone e devo dire che si è creato un equipe di lavoro eccellente, per me è stata un'esperienza di crescita molto positiva. Ho conosciuto persone serie e con grandissima professionalità. Li voglio salutare di cuore".

Allora, domani c'è la sfida in casa del Matelica. Timore per un'esame oggettivamente difficile?
"Il Matelica è una buonissima squadra, con una società ambiziosa che ogni anno costruisce una rosa che punta a competere ad alto livello. Ha degli elementi di categoria anche superiore, cito Bondi, Picci, Borgese e Pesaresi. Una squadra forte a cui ultimamente si è aggiunto anche Esposito che può fare la differenza se è in forma. Una squadra da affrontare con grande rispetto ma, come sempre facciamo, senza timori reverenziali".

Ad inizio stagione in molti hanno criticato il San Nicolò per i risultati ottenuti. Voi però siete andati avanti per la vostra strada ed i risultati ora vi stanno dando ragione...
"Noi abbiamo cambiato molto quest’anno, sei - sette undicesimi sono nuovi. Quindi la squadra ha bisogno di tempo per assimilare il lavoro del mister che sta plasmando la squadra dal 25 di luglio. Non siamo partiti bene in quanto a risultati ma io sono sicuro che possiamo fare molto bene pur nella consapevolezza che questo è un campionato molto equilibrato e quindi difficile. Tuttavia, se noi lavoriamo giorno dopo giorno, domenica dopo domenica con l’umiltà giusta e seguendo il nostro allenatore sono sicuro che faremo bene. Questi ragazzi, del resto, hanno valori morali molto alti e per me questa è una caratteristica fondamentale nella costruzione del gruppo. Li ho scelti proprio per questo. Certo, poi è sempre il campo ha decretare il giudizio inappellabile ma io ho buone sensazioni e sono certo che il San Nicolò è una squadra che può fare bene".

Anche quest'anno la rosa che lei ha costruito inizia a stupire. Uno su tutti il bomber Margarita da molti bollato come calciatore finito. Lei ha mai avuto dubbi su questo ragazzo?
"Di dubbi io ne ho sempre, perché nel calcio sbagliare è facile e probabilmente anche io avrò sbagliato qualcosa. Però su Margarita di dubbi proprio non ne ho mai avuti, vero è che viene da alcuni infortuni ma già l’hanno scorso quando giocò contro di noi con la Civitanovese mi colpì tantissimo. Da allora l’ho visionato più volte e l’ho vito sempre in crescita anche dal punto di vista fisico. Poi, guardarlo in allenamento è un piacere, l’impegno che ci mette è da esempio anche per i compagni. Per questo sono convintissimo che lui farà benissimo".

In che fascia collocherebbe il suo San Nicolò in questo campionato e qual è la sua favorita per la promozione?
"Per quanto riguarda il San Nicolò lo posiziono nella fascia medio alta. Poi per quanto riguarda la favorita, ribadisco che credo sarà un torneo molto equilibrato in cui il primo posto per me se lo giocheranno Fano, Sambenedettese, Matelica, Chieti e Campobasso. I valori di queste squadre sono importanti e verranno fuori. In crisi il Campobasso? Per me gli sta solo girando un po’ male ma alla lunga ha le qualità e le competenze per venire fuori e rientrare tra i club che lotteranno per il vertice".

Chiosa sulla Coppa Italia. Superato il turno eliminatorio ora il sorteggio vi ha messo di nuovo al cospetto del Chieti che avete già incontrato in campionato pareggiando a reti bianche...
"La Coppa Italia ci serve per aumentare il minutaggio di alcuni giocatori che hanno giocato un po’ di meno. Molto sinceramente però questa manifestazione lascia il tempo che trova, è una competizione che all’inizio fa bene, per quanto ho già detto, ma che alla lunga si dimostra più un onere per la società, che vede lievitare le proprie spese per un format che non regala alcun beneficio. Così come i Play Off di Serie D del resto. Bisognerebbe che chi di dovere pensasse ad una competizione con delle attrattive maggiori, altrimenti non ha senso partecipare a certe competizioni che poi alla fine non ti portano nulla di positivo.  Per noi resta fondamentale il campionato".