Vallée d'Aoste, la verità sul cambio Erbetta-Giampaolo

La squadra esonera l'allenatore e richiama l'ex mister
27.02.2015 13:00 di  Titti Acone   vedi letture
© Foto Andrea Lusso
© Foto Andrea Lusso

E’ stato un vero proprio colpo di scena al Vallée d'Aoste, l’esonero di Gianpiero Erbetta (foto) sostituito da Federico Giampaolo, allontanato dalla panchina granata proprio dopo la sconfitta di Caronno alla sesta di andata. Un solo girone per il tecnico di Borgomanero, dopo che la società in uno stringato comunicato, ha ringraziato Erbetta per l’impegno, la dedizione e la serietà con cui ha guidato la squadra in questi cinque mesi. Ma restituiva a Giampaolo la panchina valdostana.

L'obiettivo di quest'anno era e rimane la salvezza – ha spiegato il presidente della società Corrado Musso  - e dopo un inizio faticoso, l'arrivo di Erbetta ha avuto effetto ed  ha permesso di risollevarsi, ma ultimamente era stata percepito una riduzione dell'entusiasmo nello spogliatoio. Da qui la decisione di  intervenire per evitare che fosse poi troppo tardi. Questa la versione ufficiale.

In realtà – secondo quanto risulta in esclusiva al nostro sito www.notiziariocalcio.com  - era stata la squadra in blocco a chiedere alla proprietà di intervenire. Un rapporto con l’allenatore troppo stressante, discussioni continue ed un amore mai nato. Ma questo è Erbetta. Prendere o lasciare.

La squadra era stata rinforzata adeguatamente, ma la media di un punto a partita non è sufficiente per a salvarsi. A questo punto per non stipendiare tre allenatori, si è deciso di richiamare Giampaolo, che a inizio stagione non aveva avuto la possibilità di lavorare con una rosa importante come questa e che può anche valorizzare i ragazzi a  disposizione. Come al solito la versione del’allenatore esonerato non era la stessa. Una sorta di  fulmine a ciel sereno, poiché avendo preso la squadra a zero punti e nel 2015 con nove punti in sette partite, giocando tra l'altro negli ultimi mesi senza attaccanti, visto l'infortunio di Trimarco e la partenza di Broso, il bilancio era più che soddisfacente. Però nonostante i complimenti per il bel gioco, ad Aosta non si vuole perdere la categoria. E’ da sempre la gestione di Erbetta non ha mai deliziato i giocatori, vittime di un carattere molto forte e del protagonismo del tecnico novarese. A questo punto però la preoccupazione è che siano i giocatori a dettare le condizioni all’allenatore o piuttosto avendo fortemente voluto tale cambio, ora faranno il possibile per salvare la loro stagione e giustificare la scelta richiesta alla proprietà.