FIGC, primo passo fatto. Ora azzeriamo i vertici di tutte le Leghe

Carlo Tavecchio, a lui piacendo (velatamente in conferenza stampa ha fatto capire di puntare in un futuro ancora sulla poltrona della LND), si è dimesso. Il primo passo di un lungo percorso è stato fatto.

Ancora ora, stento a crederci. Alla fine i suoi giochi di potere gli si sono ritorti contro. Il "tradimento" di Cosimo Sibilia era qualcosa che stamattina nessuno, il sottoscritto per primo (clicca qui), immaginava. Del resto, Tavecchio argutamente aveva studiato il modo di legare la sua poltrona a tutti i suoi pretoriani. Ed invece Cosimo Sibilia ha fatto ciò che nessuno si aspettava, per usare un'espressione comune "ha morso la mano del padrone".

Tu quoque, Cosimo, fili mi. Attenzione però, Carlo Tavecchio non lascerà correre ed in conferenza stampa l'ha persino detto: "Si assumerà le responsabilità del suo gesto".

Torniamo, però, ai fatti. La caduta di Carlo Tavecchio era ed è solo il primo passo. Se il calcio italiano vuole risorgere deve mettere alla porta tutte le componenti che hanno dimostrato sin qui di tenere solo ai loro di affari e non al bene del calcio italiano. Via tutti i politici dal calcio, via gli affaristi.

Il passo successivo è l'azzeramento del consiglio federale della FIGC, consiglio che oggi si è dimostrato più coriaceo di Tavecchio non restituendo il proprio mandato ed, infine, bisogna azzerare i vertici delle rimanenti Leghe (Serie A e B sono infatti già azzerate): la Lega Pro e la Lega Nazionale Dilettanti. Solo dopo aver fatto piazza pulita si potrà davvero sperare in un nuovo inizio. Altrimenti tutto resterà uguale, ed al posto di Tavecchio ci ritroveremo a che fare con un altro personaggio della sua stessa risma.