L'ipotetico risvolto nella frase di Sibilia su Tavecchio: "Votato per convinzione e non per convenienza"

08.03.2017 12:00 di  Marco Pompeo  Twitter:    vedi letture
L'ipotetico risvolto nella frase di Sibilia su Tavecchio: "Votato per convinzione e non per convenienza"
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Avere la coda di paglia è un'espressione o modo di dire della lingua italiana che indica la situazione psicologica di chi, consapevole di aver combinato qualcosa, non ha la coscienza tranquilla e, di conseguenza, teme di essere scoperto e si allarma alla prima allusione sfavorevole, si discolpa senza essere stato accusato, reagisce d'impulso a critiche o osservazioni. I latini usavano la straordinaria locuzione, di origine medioevale, excusatio non petita, accusatio manifesta (Scusa non richiesta, accusa manifesta). E chi sa che qualcuno non abbia ravvisato proprio questo tipo di risvolti dietro le parole pronunciate dal presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia dopo la rielezione di Carlo Tavecchio a numero uno della FIGC. In particolare c'è una frase che è impossibile non sottolineare per forma e, soprattutto sostanza: "La Lega Nazionale Dilettanti ha mantenuto il suo impegno restando compatta nell'indicazione di Carlo Tavecchio. Abbiamo votato per convinzione e non per convenienza. I Dilettanti apprezzano Tavecchio per la concretezza e ne condividono le idee. Ora ci attendono quattro anni da protagonisti nel sistema federale, all'interno del quale porteremo avanti con forza le istanze del nostro movimento. In questo avremo un interlocutore di livello e di continuità come Tavecchio".

Egregio presidente, buona fortuna a lei per la sua fulgida carriera federale ma ancor di più al movimento del calcio dilettantistico.