Barletta, la rinascita di De Matteis: "Voglio la Serie C"

Barletta, la rinascita di De Matteis: "Voglio la Serie C"

Luca De Matteis è rinato domenica scorsa. Un suo gol ha permesso al Barletta di centrare la prima, importantissima, vittoria in campionato. Il fantasista, classe 1994, arrivava da qualche anno poco fortunato più per le scelte societarie (con club poi ritrovatisi in difficoltà economiche) che per le sue prestazioni sempre di livello. Non a caso arrivava dal fallimento del Chieti, e dalla promozione conquistata dai neroverdi rinati come Chieti Torre Alex.

A NotiziarioCalcio.com, il numero dieci biancorosso racconta le emozioni di questo primo successo: "Siamo riusciti a vincere la prima partita, ci voleva proprio. Il gol lo dedico alla mia famiglia e soprattutto ad un mio caro amico scomparso quattro anni fa e sono sicuro che ancora mi guardi da lassù. Sono sicuro di poter fare ancora meglio e continuare anche a segnare qualche altra rete per il Barletta che non merita la posizione di classifica attuale. Vincere sicuramente ci ha aiutato a sbloccarci dal punto di vista psicologico, ora dobbiamo continuare così".

De Matteis prova a rilanciarsi in una grande piazza che attraversa un momento delicato. "Quando è arrivata la loro chiamata non ci ho pensato un attimo ed ho accettato. Barletta ha un blasone unico e quando vesti questa maglia capisci quello che significa. C'è una città intera che spinge per questi colori ed è fantastico poter ripagare l'affetto di tutti con l'impegno ed i risultati in campo. Campionato? Ci sono diverse sorprese in vetta, squadre forti ma che non erano accreditate per lottare per il primissimo posto. Meglio così perchè il campionato è molto combattuto e la classifica e corta sia davanti che dietro".

Rilancio col Barletta e poi? "Il mio obiettivo? Dare tutto per il Barletta è quello immediato, ovviamente nel mio futuro non nascondo che il sogno resta quello di giocare tra i professionisti. Voglio la Serie C e sono certo che la conquisterò. Farlo con la maglia biancorossa? Magari, sarebbe un sogno nel sogno ma noi ora dobbiamo restare coi piedi per terra e pensare a toglierci dalle paludi della bassa classifica. Lo dobbiamo alla società, ai tifosi ed alla città di Barletta. Ci siamo sbloccati e ora sarà fondamentale dare continuità al lavoro fatto".