Gaetano Lattanzi è il nuovo numero uno dell'Atletico Piceno

Promozione Marche
19.09.2017 16:00 di  Francesco Marechiaro   vedi letture
Gaetano Lattanzi è il nuovo numero uno dell'Atletico Piceno

Lo chiamano “ultimo uomo” anche se sulla maglia porta il n. 1,  fiero di quel numero come se fosse una medaglia al valore. Senza di lui non c’è squadra  anche se poche volte viene ricordato offuscato dalle gesta memorabili dei bomber. E’ quell’eroe spesso “incazzato” che si carica sulle spalle tuta la squadra e la spinge verso la vittoria, fino all’ultimo minuto della partita.

Gaetano Lattanzi, nonostante l’età, è ormai un veterano pluridecorato del ruolo, con una sfilza di trascorsi e successi in tantissime squadre sparse per l’Italia. 

Ormai sei considerato un vincente con 3 campionati vinti ed una salvezza miracolosa nelle ultime 4 stagioni: senti il peso di questa etichetta?

“ Assolutamente no. Sono molto contento di questa mia nuova avventura, per certi versi inattesa, con l’Atletico Piceno dove ho trovato una società seria e uomini di calcio. Speso di ricambiare la fiducia accordatami ripetendo la stagione appena conclusa “

Già, una stagione trionfale l’ultima con il Porto Sant’Elpidio, ed un distacco che ha sorpreso non poco…..

“ Non c’erano tutti i presupposti per lavorare bene e con la giusta tranquillità, anche in considerazione del fatto che ho intrapreso anche l’attività di Preparatore di giovani portieri “

Una vera passione questa tua per il ruolo. Come consideri la questione degli Under?

“ E’ la nota dolente del calcio, perché quando sei under vieni buttato nella fossa dei leoni prematuramente solo per obblighi di regolamento, negando a giocatori più bravi la possibilità di esprimersi fino in fondo.

E’ una regola che non valorizza i giovani, ma al contrario spesso li deprime, quando non sei più under e ti viene negata la possibilità di giocare. Ritengo che debba giocare solo chi è realmente pronto.

Le tue varie esperienze calcistiche ti hanno aiutato anche nella vita?

“ Ho dovuto lasciare casa e gli affetti a 15 anni e questa mia scelta mi ha aiutato a crescere e maturare. Ho conosciuto tante persone e fatte tante esperienze. Complessivamente sono soddisfatto delle scelte fatte “