Ancona, Boscaglia: «Dobbiamo lavorare sulle nostre motivazioni»

28.04.2024 10:45 di  Andrea Villa   vedi letture
Ancona, Boscaglia: «Dobbiamo lavorare sulle nostre motivazioni»

Oggi, domenica 28 aprile, alle ore 20, l’Ancona scende in campo allo Stadio Del Conero l’ultima partita del girone di ritorno per affrontare la Lucchese. Alla vigilia dell’incontro, come di consueto, mister Boscaglia è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni: “Quando in una partita di 90’ ti giochi tutto i rischi ci sono. La troppa pressione, l’ansia che dobbiamo assolutamente eliminare, il fatto che ci possano essere episodi avversi. Ma ci stiamo arrivando molto bene. Sotto l’aspetto psicologico, fisico e tecnico. Sapendo di incontrare una squadra che proprio perché non ha nulla da perdere può giocare in grandissima libertà mentale. Dobbiamo aspettarci una gara in cui gli avversari possono mettere in campo quello che in altri contesti magari non gli riesce. Noi dalla nostra abbiamo le motivazioni, che saranno molto superiori alle loro”.

Gruppo ritrovato

“La squadra è cresciuta soprattutto in convinzione e in fiducia. Quando sono arrivato ho detto ai ragazzi che credevo nelle loro possibilità. Avevano voglia di giocare, di palleggiare, costruire, fare le cose che normalmente rendono felici i giocatori in campo. La fiducia è determinante, i ragazzi sanno che devono fare le giocate rispetto a quello che abbiamo provato, ma sapendo che possono anche sbagliarle. Hanno la consapevolezza di essere ottimi giocatori che hanno anche l’opportunità di sbagliare. Devono sapere che dopo l’errore si continua a giocare. Ho trovato una squadra anche dal punto di vista mentale un po’ abbattuta, ma ha creduto subito in quello che doveva fare, sin dal primo momento. Una squadra che mi ha seguito tantissimo. Ho sensazioni assolutamente positive, pur rispettando la squadra avversaria, che ho seguito durante l’anno e che ha dei valori che dovremo cercare di limitare. Perché la nostra salvezza passa attraverso questa vittoria”.

Come una finale

“Dobbiamo lavorare sulle nostre motivazioni. L’abbiamo preparata come se fosse una finale, sapendo che di fronte c’è una squadra forte. Ma i nostri stimoli devono prevalere sulle loro. Il modulo? Si cambia perché si vedono delle cose, poi alla fine però in campo ci vanno i giocatori. Quindi i meriti li do a loro”.