Catanzaro, Doronzo: "Siano altri a commentare il nostro operato"

15.09.2017 11:30 di  Nicolas Lopez   vedi letture
Fonte: tuttomercatoweb.com
Catanzaro, Doronzo: "Siano altri a commentare il nostro operato"

Dopo due anni alla Fidelis Andria, pochi mesi fa è arrivato il divorzio. Da questa estate, Piero Doronzo, è il nuovo direttore sportivo del Catanzaro, squadra che si candida ad essere la mina vagante del girone C di Serie C. Per parlare del mercato condotto dal club calabrese, ma non solo, Tuttomercatoweb.com ha intervistato in esclusiva proprio il d.s.: “Il nostro operato lo devono commentare gli altri ed il giudizio che conta lo darà il campo, a fine sessione tutti sono convinti di aver fatto il mercato migliore. Noi abbiamo acquistato calciatori che, una volta trovato il giusto amalgama, potranno fare un buonissimo campionato”. Per molti, questo è un grande Catanzaro. Gli obiettivi, dunque, sono molto diversi rispetto a quelli dello scorso anno… “E’ una cosa che ci rende orgogliosi e responsabili. Uno degli obiettivi era quello di far tornare il Catanzaro ad essere una squadra rispettata, temibile per qualunque avversario, cosa che negli ultimi anni è venuta a mancare. Quindi ridare il giusto valore al blasone di un città come questa, perché rappresenta una delle piazze storiche del sud e quindi è giusto che ci sia una grande considerazione nell’ambiente calcio. Ed in questo possiamo dire che ci siamo riusciti, con l’impegno della famiglia Noto”. Ad Andria tante sue scommesse si sono rivelate vincenti: tra i volti nuovi del Catanzaro, qual è la sua grande scommessa? “Ci sono giovani che, pur non di nostra proprietà, abbiamo voluto fortemente. Alcuni gli abbiamo aspettati anche per diverso tempo perché convinti delle loro potenzialità e mi riferisco a Puntoriere, Nicoletti e Marin. In generale abbiamo preso under di qualità. In questo momento mi viene difficile indicare un giocatore in particolare, punto sulla forza di un gruppo intero, è una squadra che deve dare il massimo". Quattro punti nelle prime tre giornate, un po’ al passo delle big: che campionato si aspetta e chi le sembra la squadra più forte del girone C? “Il fatto che le cosiddette big abbiano stentato, vuol dire che i valori reali non sono ancora venuti fuori. Ci sarà qualche sorpresa come sempre accade, però bisogna attendere la decima giornata per vedere realmente i valori effettivi. Dopo le prime dieci, squadre importanti saranno sicuramente venute fuori; in caso contrario, è perché hanno altri problemi. Squadra più forte? Reputo squadre importanti Lecce, Catania e Trapani, poi c’è il Cosenza che ha un organico di tutto rispetto. Tengo fuori il Catanzaro, perché sarà il campo a parlare (sorride, ndr)”. Facendo un passo indietro: come giudica la sua esperienza come ds della Fidelis? “E’ stato un biennio fondamentale per far sì che la società si consolidasse. Sono arrivato quando la squadra era stata appena promossa dai dilettanti ed abbiamo rivoluzionato ragionevolmente l’organico. Tanti calciatori che sono arrivati come scommesse, hanno fatto un grande campionato in C ed alcuni sono finiti in categorie superiori. Nell’ultima stagione potevamo giocarci i play-off, si poteva fare qualcosa in più, ma non sempre le ciambelle escono con il buco: bisogna tener conto anche di componenti come sfortuna ed infortuni”.