Reggiana, Sperduti: “Situazione Cianci da definire al più presto"

Piccolo caso di mercato in casa Reggiana, dove è in bilico il futuro di Pietro Cianci, giovane attaccante classe ’96, l’anno scorso alla Fidelis Andria, ora in prestito ai granata dal Sassuolo. Su cui c’è l’interesse di diverse società (Alessandria e Catanzaro in primis), ma per il quale la Reggiana sta facendo muro. Per capire meglio la situazione abbiamo raggiunto Fabio Sperduti, che segue il ragazzo sin dalle sue esperienze giovanili: “La situazione sta diventando preoccupante: conosco Pietro da tanti anni, sia come calciatore che come uomo, è cresciuto presto nonostante la sua giovane età. Tutto questo rumore, se da un lato potrebbe anche fare piacere, dall’altro gli sta togliendo la giusta serenità, quindi in questo fine settimana bisognerà chiudere la questione“.

La Reggiana non sembra intenzionata a cederlo.
“Ho sentito anche ieri il direttore sportivo Magalini: lo ringrazio pubblicamente per le belle parole spese nei confronti di Cianci. E ringrazio anche il presidente Piazza che ha incontrato il ragazzo per manifestargli la sua stima. Dal lato umano, spero che una società dalla grande tradizione sportiva come la Reggiana possa comprendere che, se parliamo dell’intenzione di cambiare squadra, non lo facciamo certo per un capriccio del giocatore”.

Cioè?
“Nel girone di andata ha giocato solo due partite nel suo ruolo naturale, facendo anche gol. E ha fatto tanti sacrifici, ricoprendo un ruolo non suo, viste le necessità della squadra. Ora penso sia normale l’idea di voler trovare il giusto spazio altrove, magari aiutato da un diverso modulo di gioco, uno che preveda le due punte”.

Si è parlato di diverse società interessate.
“È vero, ma non è questo il punto. Il ragazzo è stato seguito da diverse società, l’interesse c’è. E peraltro è una cosa che è avvenuta anche durante il mercato estivo. Al momento il problema deriva dalla Reggiana, che non ha intenzione di lasciarlo andare, anche perché crede fortemente nel giocatore".

Cianci però è a Reggio in prestito, dal Sassuolo.
“Posso solo immaginare che il Sassuolo preferisca vedere un suo capitale impiegato in modo costante e nel suo ruolo naturale. Anche perché quando finisci spesso in panchina è facile pensare che magari non ti stia allenando bene, e che per questo il mister faccia altre scelte. Sono convinto però che il Sassuolo conosca la reale situazione in cui si sta trovando Pietro: si è sempre impegnato al massimo durante il lavoro settimanale per dimostrare la sua voglia di emergere e penso sia giusto dargli l’opportunità di poterlo fare”.