Non è stata l'ennesima conferenza stampa per celebrare la rinascita del Messina. I giornalisti, ma soprattutto i tifosi giallorossi sono, ormai, abituati ai proclami, ai buoni propositi, alle dichiarazioni su "la tredicesima città d'Italia che riporteremo nel calcio che conta". Quella di stamattina, invece, è stata l'occasione per mettere una pietra sopra le polemiche e guardare al futuro, per parlare, finalmente, solo di calcio, alla vigilia della quarta stagione nell'inferno della serie D.
Al tavolo della sala stampa del "S. Filippo" c'era l'addetto stampa Rosaria Brancato, confermata dalla gestione Martorano, ma soprattutto Raffaele Manfredi, per tutti "Lello", protagonista dell'estate calcistica messinese dopo essere stato l'organizzatore, nella sua attività lavorativa, di tutti gli eventi più importanti degli ultimi anni nella città dello Stretto, in primis i due concerti di Vasco Rossi tenutisi nello stadio da 42.000 posti. Con un Manfredi nuovo presidente pro-tempore del Messina, parafrasando uno dei detti ormai proverbiali del ben più celebre omonimo, stavolta può davvero essere "la vorta bbona". La sede della conferenza è gremita da giornalisti e dai rappresentanti dei tifosi biancoscudati e Manfredi non si fa pregare nel rispondere alle domande sulla difficile trattativa con la proprietà reggina, conclusa la vigilia di Ferragosto nello studio del notaio Nunzio Arrigo.
MANFREDI «Adesso – precisa il responsabile del sodalizio peloritano - possiamo dire che ce l'abbiamo fatta. Domenica mi sono state assegnate due procure speciali, una, irrevocabile, per la cessione del 100% delle quote azionarie dell'Acr Messina, l'altra per il passaggio di tutti i poteri indispensabili per gestire la società, in primo luogo firmare gli accordi con i nuovi calciatori e organizzare le partite casalinghe della squadra. Il passaggio di proprietà verrà quindi formalizzato nei prossimi giorni, essendo impossibile perfezionare tutti gli adempimenti burocratici proprio sotto Ferragosto. A breve, renderemo nota anche la compagine societaria e l'organigramma dirigenziale, ma, da subito, posso dire che ci avvarremo delle capacità di un direttore generale come Ciccio La Rosa e dell'apporto, come consulente, di Nicola Salerno, un lusso per queste categorie».
NUOVI ACQUISTI Per quanto riguarda i calciatori, già raggiunto l'accordo con elementi del valore assoluto di Giorgio Corona, Mamadou Coulibaly, Carmine Coppola e la conferma di Mimmo Cecere, che costituiscono l'ossatura di una squadra che ha, come unico obiettivo, quello di vincere il campionato. Prime conferme sul piano organizzativo: Pasquale Leonardo e Christian Argurio avranno la responsabilità del settore giovanile e, soprattutto, inizieranno un lavoro fondamentale di scouting di nuovi talenti in giro per il mondo, secondo quanto affermato oggi da Manfredi.
Sul budget e sui nomi degli azionisti Manfredi può solo dire che «abbiamo una previsione di spesa per il campionato di un milione di euro, sulla quale garantiranno i soci, in primo luogo Paolo Siracusano, che ha confermato il proprio impegno, ma anche altri che, a breve, si aggiungeranno. L'apporto dei tifosi – precisa Manfredi – servirà a fare una società più forte». A precisa domanda su cosa farà Immacolato Bonina, patron dell'Igea Basket di Barcellona e da tempo accostato al calcio messinese, Manfredi si esibisce in un eloquentissimo «Magari!». «Ci aiuterà con una sponsorizzazione, ma, per il momento, non l'ho sentito se non per ricevere i suoi auguri per la nuova avventura».
LA ROSA «A Messina non si può che mirare a vincere. – esordisce La Rosa – e noi stiamo lavorando per questo. E' la mia terza esperienza con questo ruolo nella mia città, ma stavolta, dopo la grande scalata fatta con la Peloro e il breve intervento con l'Fc Messina in D prima del fallimento nel 2008, credo che il compito sia davvero più difficile. Nel 1997, con la Peloro di Aliotta, siamo partiti da zero e abbiamo costruito tassello dopo tassello, ma adesso veniamo da tre anni in cui si sono accumulate solo macerie e dobbiamo prima di tutto estirpare alcune pessime abitudini e ripristinare le basi per riprendere a fare calcio in modo serio per vincere. Tra un paio di giorni renderemo noto il nome del nuovo allenatore. Stiamo scegliendo uno tra quelli che si sono sentiti ultimamente, da Pensabene a Gorgone, visto che Bertoni ha seri problemi familiari che non gli consentono di allontanarsi da casa. Prima della gara di domenica con l'Adrano per il primo turno di Coppa Italia, avremo altre novità sul fronte degli acquisti. Aspettiamo delle risposte da Udinese e Siracusa per alcuni under che potrebbero essere nostri a breve».
La Rosa rivendica alcune scelte già compiute nell'assetto tecnico. «Siamo stati bravi ad agire d'anticipo nel bloccare Coulibaly, un ivoriano classe 1991 che io ho visto qualche anno fa nella primavera dell'Atalanta, l'anno passato al Mantova, dove ha vinto il campionato. E' un play basso con buone doti di incontrista e, insieme a Carmine Coppola, costituirà la diga del nostro centrocampo. Adesso aspettiamo per lo svincolo di D'Alterio dal Pescara, anche se, nelle ultime ore, sembra ci sia stato l'interessamento del Catanzaro su questo giocatore che sarebbe un tassello fondamentale per il nuovo Messina. Il ragazzo mi ha detto che vuole venire solo a Messina ed io ci credo, anche perché per lui, che con questa maglia ha esordito in serie A, sarebbe l'occasione per dare un contributo a questo nostro progetto di rinascita».
COULIBALY Coulibaly si dice felice dell'accoglienza ricevuta a Messina e pronto a dare il massimo. «Non appena ricevuta la proposta del Messina, ho chiesto in giro ad amici e mi hanno tutti consigliato di accettare perché qui è una piazza nella quale si vive di calcio tutti i giorni della settimana, se c'è una società all'altezza. Anche Zoro mi ha confermato che qui posso trovare le migliori condizioni per crescere, ma adesso conta solo vincere».
COPPOLA Sulla stessa lunghezza d'onda anche Carmine Coppola, completamente a suo agio nel ruolo di "condottiero giallorosso". «Per me giocare con la maglia del Messina è un onore e non mi interessa la categoria – afferma convinto il capitano in pectore – come sapete, io vivo in questa città e, pur girando l'Italia con le maglie di Salernitana, Frosinone, Arezzo, Spal, in questi anni non riuscivo a darmi pace per il destino del mio Messina. Già a marzo avevo preso la decisione di tornare, quando alcuni miei amici tifosissimi mi avevano raggiunto a Ferrara. Aspettavo solo che ci fosse una società seria, dopo che, fallita l'Fc, qui si sono visti avventurieri come il signor Di Mascio, uno che a Messina non doveva nemmeno mettere piede. Quando ho saputo che, addirittura, a Messina c'era chi aspettava la morte della mia squadra per i propri vantaggi, ce l'ho messa tutta per dare una mano a Lello Manfredi e al gruppo di amici che vogliono creare questa nuova società. Per questo sono qui. Delle altre squadre della città non mi importa nulla. So solo che il Messina siamo noi. E nessun altro».
CAMPAGNA ABBONAMENTI In conclusione, è stata presentata la campagna abbonamenti per la nuova stagione, con una serie di agevolazioni per le famiglie e i nati prima del 1947 e dopo del 1997 e prezzi davvero popolari. Si va dai 100 euro per la Curva Sud ai 250 per la Tribuna A Centrale, con l'obiettivo di raggiungere quota 4.000, un risultato, vale la pena di sottolinearlo, non centrato nemmeno in serie B. Ma l'entusiasmo, nei nuovi dirigenti del Messina, non manca.
SPONSOR TECNICO E NUOVE MAGLIE Ultima chicca offerta da Manfredi le nuove maglie: tra due-tre mesi la Legea, confermato come sponsor tecnico, avrà pronte le casacche biancoscudata e giallorossa, concepite sul modello di quelle gloriose degli anni 60. Un regalo che i tifosi più affezionati apprezzeranno tantissimo, perché rappresenta un segnale importante per ricostruire quel senso di appartenenza e di identificazione con la squadra andato smarrito dopo l'ultima stagione in B dell'Fc Messina. Adesso, non resta che la prova dei fatti, a partire da domenica prossima, quando al "S.Filippo" scenderà l'Adrano per la prima gara di Coppa Italia.
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