AIC - Equipe Campania, l'ex Acireale Monaco: "Fondamentali per un calciatore i ritiri estivi"

17.07.2014 15:30 di  Luca Esposito   vedi letture
AIC - Equipe Campania, l'ex Acireale Monaco: "Fondamentali per un calciatore i ritiri estivi"

Alla guida dell’Equipe Campania di Qualiano, mister Gennaro Monaco ha trovato un gruppo di calciatori disponibili ad allenarsi per farsi poi trovare pronti in caso di ingaggio di altre squadre. L’ex terzino destro della Casertana, del Catania, Empoi, Juve Stabia e Acireale spiega perché ha accettato di allenare gli svincolati dopo aver guidato Palmese e Castel di Sangro nei campionati di Eccellenza.

“Ho fatto questa scelta perché ho molto entusiasmo e i ragazzi ripagano i sacrifici che facciamo, allenandosi con buona volontà. Antonio Trovato merita tanto, e il nostro è un ottimo staff. Con piacere abbiamo prestato la nostra professionalità, possiamo contare su Tommaso Bianco dell’Arzanese come preparatore atletico, del prof. Franco Esposito, sui preparatori dei portieri Della Corte e Fabio Amodio… Sostanzialmente c’è uno staff organizzato, e ci dà una grossa mano dal punto di vista organizzativo anche l’avvocato Di Tella. Speriamo che i giocatori riescano ad allenarsi al meglio possibile, e che vengano messi in condizione di trovare squadra al più presto”.

I giocatori come li ha visti in allenamento?

“E’ difficile sicuramente allenarsi con grande spirito, ma con la loro professionalità riusciamo a gestirli: grazie all’aiuto dei prof abbiamo stilato dei gruppi di lavoro, perché c’è un preparatore che coordina il lavoro fisico-atletico oltre che aerobico dei calciatori, che è quello che si fa nella preparazione; e noi invece alleniamo i giocatori dal punto di vista tecnico, in modo che non ci siano momenti morti. E vedo che i giocatori si applicano molto”.

Consiglierebbe a un qualunque calciatore – o anche a suo figlio, che è del 1992 e ha giocato per l’Arzanese – di privilegiare questi allenamenti in vista di un ingaggio?

Sono fondamentali per un giocatore, perché il giocatore stesso si fa trovare pronto. Gli allenatori vogliono questo, che gli atleti siano praticamente pronti. Io ebbi la fortuna di fare questi tipi di allenamenti a Coverciano, al tempo in cui facevo il calciatore, e ai ragazzi ho detto che con grande entusiasmo si possono fare ottime cose”.

C’è un mix tra dilettanti e professionisti nel gruppo di Qualiano. È talmente evidente il divario tra questi calciatori?

“Il gap è solo di tipo fisico e tecnico: i giocatori si impegnano tutti allo stesso modo, ma quelli che vengono dal professionismo si presentano già allenati a questi pre-ritiri; invece quelli che hanno fatto i Dilettanti si sono lasciati un po’ andare con la fine del campionato, anche se l’impegno e l’abnegazione a loro non mancano”.

Lei tornerebbe ad allenare in un prossimo futuro?

“Sì, mi piacerebbe tornare ad allenare, ma attualmente sono contento di far parte con Antonio Trovato di questa Equipe Campania. Poi ho un progetto di scuola calcio a Casoria, la Luigi Vitale, e penso che il futuro sia costituito dai giovani: la Germania ci ha insegnato che curare i giovani con l’aiuto di gente che ha fatto calcio può permettere di formare degli ottimi calciatori”.