Anzio, Catanzani: "Del futuro parleremo tra qualche giorno"

16.06.2016 10:31 di  Maria Lopez   vedi letture
Fonte: il messaggero
Anzio, Catanzani: "Del futuro parleremo tra qualche giorno"
© foto di NotiziarioCalcio.com

L’Anzio ritorna in serie D dopo appena un anno di purgatorio. Malgrado le difficoltà iniziali la società del patron Franco Rizzaro è riuscita a ottenere un risultato impensabile alla vigilia e gran parte dei meriti vanno all’allenatore Flavio Catanzani, che abbiamo contattato per conoscere i suoi pensieri.

Complimenti mister per l’ottimo lavoro svolto. Quando ha cominciato a pensare di poter conquistare la serie D?
«Grazie per i complimenti. Ci abbiamo creduto da quando è stata completata la rosa a inizio stagione. In ogni allenamento la squadra cresceva sempre di più e anche se eravamo ancora fermi a zero punti dopo due partite, tutti noi che facevamo parte del gruppo, abbiamo capito che senza pensare troppo alla classifica ma solo a noi stessi, avremmo potuto fare molto bene».
 
Concordi allenatore e società nel dire che il credo era “divertiamoci e vediamo dove arriviamo”. Alla fine dei giochi senza proclami avete conquistato la serie D, facendo meglio di altre società partite per vincere, con investimenti importanti. Ciò significa che se si ha un progetto serio, non servono grosse risorse economiche per vincere.
«E’ vero e penso che lo abbiamo dimostrato quest’anno e nei due anni precedenti con il Nettuno. Ieri in campo dal primo minuto avevamo tre ’98, un ’97, un ’96 e un bomber da ventidue gol in stagione come Loria che è un ’95 e stavamo affrontando una finale per l’accesso in serie D. Gran merito di questo devo attribuirlo a Gigi Visalli, in tre anni che lavoro con lui non ha sbagliato un giovane e i risultati lo dimostrano. I mezzi economici a disposizione erano pochi ma quando si hanno persone competenti si possono realizzare questi sogni».
 
Stagione perfetta, il giusto mix tra giovani promettenti e giocatori esperti abituati a vincere, con alla guida un allenatore che seppur giovane ha già conquistato due promozioni negli ultimi tre anni. Ci sono i presupposti per fare bene anche il prossimo anno in serie D?
«E’ presto per parlare del futuro. Lasciateci godere questa stagione perfetta, per qualche altro giorno vogliamo solo pensare a festeggiare. Abbiamo la necessità di staccare la spina dopo una stagione durata undici mesi intensi. Del futuro ne riparleremo fra qualche giorno quando scemerà l’euforia e le scelte saranno più obiettive».
 
A chi dedichi la promozione? Tempo fa dichiarasti che ci sono persone che ti reputano un allenatore fortunato. Due campionati vinti in tre anni, più che di fortuna è il caso di parlare di meriti.
«Non si vince per fortuna ma si vince per una combinazione di fattori che ogni persona che fa parte del gruppo, dal magazziniere al giocatore più importante, inserisce in una sommatoria che crea una combinazione perfetta. La dedica è scontata. Questo 2016, oltre a questa bellissima vittoria, mi ha portato un dono bellissimo, la nascita della piccola Margherita, ed è per le e per mia moglie Ludovica la “D”edica speciale. Approfitto per fare i complimenti a Mario Guida perché è stata la più bella sorpresa della stagione. A lui vanno i miei ringraziamenti per aver guidato questa squadra da capitano vero e con un grande cuore biancazzurro, ha trasmesso entusiasmo e attaccamento alla maglia a tutti i giocatori e sono felice di averlo allenato nel suo ultimo anno da giocatore e di aver contribuito ad aver realizzato la possibilità di smettere da vincitore. Un doveroso ringraziamento va ai tifosi, sono stati fantastici, ci seguivano anche in allenamento e ieri a San Donato in Poggio ci hanno permesso di giocare in casa».