Anzio, contro il Latina gara particolare per l'ex Rodriguez

24.11.2017 18:15 di Davide La Rocca   vedi letture
Anzio, contro il Latina gara particolare per l'ex Rodriguez

Tra i tanti ex in campo domenica prossima, nella seconda sfida stagionale tra Anzio e Latina, Santi Rodriguez è quello che attende con maggiore trepidazione l'incrocio con il suo recente passato. Uruguayano, classe 1998, cresciuto nel settore giovanile del Club Atlético Rentistas (società di Montevideo attualmente in Segunda Division), Rodriguez è arrivato in Italia proprio grazie al club nerazzurro, col quale ha disputato due stagioni nel campionato Primavera: "Ritrovare degli amici come Bortolameotti e Barberini fa sempre piacere, sfidare una squadra con la quale hai giocato ti dà delle motivazioni in più e personalmente non vedo l'ora che arrivi domenica". Due gol il primo anno, otto il secondo alla corte di mister Ghirotto, un bilancio che non ha permesso a Rodriguez di centrare almeno una convocazione in prima squadra la scorsa stagione: "Sono andato molto bene fino a dicembre, ma in quel periodo il Latina era in una buona posizione di classifica in Serie B e davanti c'erano grandi giocatori, per cui era più difficile trovare spazio per noi giovani. Purtroppo sappiamo tutti come è andata a finire, la stagione è diventata davvero complicata per motivi extracalcistici, ma l'esperienza mi è servita per imparare ad essere sempre pronto, anche in mezzo alle difficoltà". Alla sua prima annata tra i grandi, Rodriguez ha collezionato otto presenze, tre delle quali da titolare ed è ancora alla ricerca della prima rete: "Sono venuto qui ad Anzio perché mi ha voluto il direttore, Enzo Passarelli, che ricopriva lo stesso ruolo nel settore giovanile del Latina. Devo dire che la differenza tra Primavera e Serie D è enorme, gli avversari sono più forti fisicamente, più rapidi e il ritmo della partita è completamente diverso". Manca il gol ma non la grinta, tipica dei sudamericani: "L'atteggiamento in campo è figlio di una mentalità più generale. In Uruguay le persone non si fermano mai, in qualsiasi partita vedi sempre giocatori che corrono e sono aggressivi fino alla fine, questo è il nostro modo di interpretare il calcio".