Caremoli: «Alcione è la mia famiglia. Ora vogliamo lo scudetto»

09.05.2024 21:45 di  Elena Carzaniga   vedi letture
Caremoli: «Alcione è la mia famiglia. Ora vogliamo lo scudetto»

Domenica una giornata importante per la bandiera Tommaso Caremoli, nove anni con i colori orange dell'Alcione. Una fascia che poteva pesare, ma lui non si è fatto trovare impreparato.

“Sicuramente l'emozione di partire capitano dal primo minuto è stata grandissima per me e soprattutto giocare all'Arena davanti a tutti i ragazzi del settore giovanile, che stanno crescendo lì come sono cresciuto io è stato un piacere per me. Voglio ringraziare tutti per questa opportunità che mi hanno dato”.

Quando lo hai saputo?

“L'ho saputo due settimane prima perché il mister mi aveva detto che in queste due partite, le ultime due di campionato, io avrei fatto il capitano ma non mi aveva svelato quale. Il mister mi aveva chiamato durante una rifinitura per accennarmi che mi avrebbe voluto dare la fascia da capitano e io sono andato avanti tranquillissimo sereno e a godermi giorno dopo giorno la bellezza di poter giocare all'Alcione. Ho  vissuto queste settimane serenissimo, continuando la mia routine quotidiana: svegliarmi, andare a scuola e poi andare al campo a dare il 100% ogni allenamento”.

L'hai saputo allo stadio domenica…

“L'ho saputo il giorno stesso della partita, quindi io sono arrivato al campo tranquillissimo perché era una partita come le altre, che, però, per me aveva un'importanza un attimo maggiore perché giocavo all'Arena davanti a tutti i miei familiari e con la fascia al braccio. Arrivato mi ha detto che era arrivato il momento di indossare la fascia, a quel punto un'ipotesi è diventata un sogno,  un sogno che molti ragazzi vorrebbero realizzare. A quel punto non sapevo come reagire, mi veniva da piangere dall'emozione e sorridere dalla gioia, ero felicissimo e ho ringraziato tutti e ci tengo ancora a ringraziare tutti”.

Durante la partita qualche attimo di emozione?

“Durante la gara è andato tutto bene, anche se abbiamo pareggiato per uno a uno. Noi dovevamo fare la nostra partita e abbiamo giocato molto bene loro dovevano fare un punto per entrare nei playoff e quindi hanno dato tutto per farlo”.

Un sigillo importante in una stagione importante?

“Il mio pensiero su questa stagione, che comunque non è ancora finita, è sicuramente un pensiero positivo, perché ho avuto la possibilità di giocare tante partite, tanti minuti e di crescere soprattutto come ragazzo e uomo. Crescere come calciatore è importante per me, perché metto sempre prima l'aspetto umano che l'aspetto calcistico”.

Alcione è la tua famiglia ormai?

“Sì, è una vita che sono in Alcione: sono ormai 9 anni di fila che sono qua. Sono arrivato che avevo 10 anni, sono felicissimo e spero di andare avanti a giocare qua il più possibile”.

Cosa vuol dire mentalità Orange?

“Per me vuol dire tanto: è la mentalità che ho imparato nel corso degli anni, con la mia crescita ed è basata su valori importanti: lealtà, rispetto, umanità e poi ovviamente giocare a calcio. È sicuramente un ottimo ambiente che consiglio a tutti i ragazzi e spero che tutti i ragazzi riescano a realizzare il sogno che ho realizzato io, cioè quello di fare tutta la trafila Orange e arrivare a giocare con quei ragazzi più grandi della prima squadra e addirittura vincere un campionato”.

La vittoria del campionato è stata la ciliegina?

“È stato un qualcosa di indescrivibile, che nessuno aveva mai fatto prima in Alcione e quindi per me vuol dire veramente tanto, poter far parte di questa annata chiamiamola meravigliosa”.

Ma non è ancora finita...

“Ora ci aspettano sicuramente due partite della Poule scudetto e noi daremo il massimo per fare doppietta”.

Fuori dal campo mi descrivo…

“Come un ragazzo socievole, simpatico, amichevole ed educato".

I tuoi hobbies?

“I miei hobbies fuori dal calcio sono uscire con gli amici, giocare alla playstation, andare fuori con i miei parenti a fare una passeggiata, a fare shopping”.

Ora hai un traguardo importante: la maturità.

“Sicuramente un'altra sfida che devo affrontare, perché non è un esame semplice ed è un esame che ti permette appunto di ottenere un diploma e ci sto lavorando, cercando di far combaciare calcio e studio e anche qua sto dando il 100% per ottenere il massimo dei risultati”.