Castaldo: "Con la Vibonese sono cresciuto tantissimo. Ora sono pronto per la Samb"

23.06.2016 12:00 di Massimo Poerio   vedi letture
Fonte: stefano sica - tmw
Castaldo: "Con la Vibonese sono cresciuto tantissimo. Ora sono pronto per la Samb"
© foto di NotiziarioCalcio.com

Uno degli innesti della nuova Sambenedettese sarà Ciro Castaldo, jolly difensivo classe '97 reduce da una buona stagione alla Vibonese in D. Accordo praticamente fatto, il 1 luglio ci sarà l'annuncio ufficiale. Nel frattempo, da tre giorni il giovane calciatore napoletano suda e sgobba agli ordini di Salvatore Campilongo con gli under del Team Napoli Soccer, di stanza attualmente al campo Astroni a Napoli.

Descrivici le tue caratteristiche tecniche.
"Nasco come difensore centrale, ma da un paio di anni vengo impiegato da terzino destro. Penso di poter interpretare entrambi i ruoli".

Un tuo bilancio dell'annata a Vibo?
"Devo dire che eravamo un ottimo organico. Anzi, avremmo potuto fare anche qualcosa in più perché, singolarmente, eravamo un gruppo di qualità. Dal punto di vista personale, sono cresciuto tantissimo sotto l'aspetto sia tecnico sia umano. Ho imparato tante cose che mi sono servite, inerenti soprattutto ai comportamenti da avere in un gruppo e nel rapporto con gli altri. Persone come Saraniti, per esempio, mi hanno educato moltissimo facendomi crescere in tanti aspetti".

La finale play-off con la Cavese è sfumata davvero per un soffio.
"Sì, abbiamo preso gol nel recupero su una nostra distrazione. Fossimo andati ai supplementari, ce la saremmo potuta giocare perché la Frattese era rimasta in inferiorità numerica già dal primo tempo. Tanto che, nella ripresa, loro si sono abbassati molto e noi, nel contempo, stavamo attaccando con decisione. Tuttavia va detto che la Frattese era una squadra più completa e alla fine ha meritato di arrivare in finale".

Adesso la grande chance Sambenedettese.
"Un trampolino davvero importante per il mio futuro: mi confronterò con calciatori di categoria anche superiore e potrò imparare ancora tanto. Mi devo ritenere molto fortunato: questa è una piazza prestigiosa, con una grande tifoseria che alimenta stimoli ed ambizioni. E poi il club ha una storia importante alle spalle. Io darò sempre il massimo, poi il mister farà giocare chi lo meriterà".

A quale modello ti ispiri?
"Molti dicono che assomiglio ad Ivanovic. Io mi accontenterei di prendere da lui il 50%!".

Perché la decisione di aggregarti al Team Napoli Soccer?
"Perché vorrei arrivare bene fisicamente già al ritiro. Ritmo ed allenamenti saranno diversi e non vorrei trovarmi in difficoltà. Poi c'è un ottimo mister come Campilongo ed il contesto è favoloso. Non potevo fare scelta migliore. Campilongo ci fa capire tante cose dal punto di vista tattico, da uno come lui c'è sempre da imparare".

Quale allenatore è stato veramente importante per la tua crescita?
"Almeno due: mister Ricky Ricciardi, quando ero alla Sessana, e Gaetano Di Maria, che mi ha allenato quest'anno alla Vibonese. Di Maria mi ha insegnato a fare meglio tantissimi movimenti che magari prima sbagliavo. Mi ha educato su come stare in campo a livello mentale, devo davvero ringraziarlo".