Città di Ciampino, il presidente Cececotto: "Ci hanno lasciati soli ma andiamo avanti"

26.10.2016 21:30 di Nicolas Lopez   vedi letture
Fonte: città di ciampino
Città di Ciampino, il presidente Cececotto: "Ci hanno lasciati soli ma andiamo avanti"

Chi frequenta il Centro Sportivo Superga sa bene che non è strano trovarlo lì: con il sole o con la pioggia, che si alleni la prima squadra o i più piccoli della scuola calcio, lui è sempre presente, a seguire da vicino la sua Polisportiva. Raramente, però, decide di esprimersi in prima persona; perché Antonio Paolo Cececotto parla poco, ma quando decide di farlo è perché si rende conto che è necessario dire la sua. Dopo otto giornate, quindi, arriva il momento del primo bilancio del presidente del Città di Ciampino, al primo anno di serie D degli aeroportuali.

“Se consideriamo da dove siamo partiti”, commenta Cececotto, “è sicuramente innegabile che questo è un ottimo risultato, per molti nemmeno pronosticabile alcuni anni fa. Prima di tutto, quindi, devo fare i complimenti a tutti, ai ragazzi e al mister, per l'approccio che hanno avuto con questo mondo: ogni domenica ci troviamo ad affrontare squadre blasonate, a fare trasferte su campi che definire caldi è poco, in cui avere 2500 persone sugli spalti è la normalità. Quando pensi che tu al massimo ne raccogli 300, ti capita di chiederti cosa ci fai qui, ma anche se stiamo ancora pagando dazio in una categoria nuova per molti di noi, è pur vero che fino ad oggi a livello di gioco ce la siamo sudata contro ogni avversario, e anche quando abbiamo perso abbiamo fatto una bella figura. Spesso ho l'impressione che si perda di vista l'obiettivo con il quale siamo partiti, che non è certo quello di lottare per le prime posizioni ma quello di mantenere la categoria. Se non ci riusciremo, ce ne faremo una ragione, consapevoli che le possibilità economiche che abbiamo sono minime e che ci troviamo di fronte avversari che con le cifre che hanno speso finanzierebbero 4-5 nostre stagioni”.

Di fronte a chi critica i suoi ragazzi, quindi, Cececotto alza un muro, pronto a difendere il lavoro dei suoi contro qualsiasi detrattore: 

“Ho sempre accettato le critiche e continuerò ad accettarle, ma solo ed esclusivamente quando si tratta di critiche costruttive. Non mi piace invece chi parla senza sapere, solo per gettare benzina sul fuoco e alimentare polemiche. Difenderò sempre e comunque i miei ragazzi contro tutto e contro tutti, perché solo chi vive ogni giorno la nostra realtà può permettersi di dare un giudizio. Personalmente sono molto presente, vivo il centro sportivo praticamente 24 ore al giorno, con grandi sacrifici e rinunce soprattutto a discapito della mia famiglia; ho avuto sempre un buon dialogo con tutti e sono ben disposto a confrontarmi con chiunque voglia dire la sua, chiunque esso sia. La verità è che questa è una categoria 'per grandi', e che dobbiamo abituarci. Fino allo scorso anno pensavamo fosse un lusso per noi anche stare in Eccellenza, ci siamo ritrovati forse troppo in fretta ad arrivare in serie D e magari in molti non capiscono il salto che abbiamo fatto: se prima erano abituati a vederci lottare nelle zone alte della classifica, nel ruolo di lepre, dovrebbero capire che oggi la musica è diversa... Per quanto ci riguarda, siamo pronti a sperimentare sulla nostra pelle che stimoli si provano a rincorrere invece che ad essere rincorsi”.

Cececotto ne ha pertutti, anche per quelli che ipotizzano un Simone Santoni sulla graticola dopo la sconfitta contro il Trastevere:

“Non scherziamo, la nostra fiducia nell'allenatore è assoluta. Santoni è una mia creatura, ho puntato su di lui quando nessuno ci credeva, quando tutti mi dicevano che non aveva la testa sulle spalle e non era una persona affidabile. Da quel giorno Simone è diventato un uomo, è un allenatore competente e appassionato, ed in più si alza ogni mattina alle 3 per andare a lavorare... Al di là dei risultati, il suo lavoro sul campo si vede: non a caso, al primo anno di Eccellenza ha vinto il campionato e in D sta facendo un buon lavoro, valorizzando al meglio i nostri giovani”.

Non a caso, il Città di Ciampino è attualmente sul podio nella speciale classifica Giovani Di Valore del girone H:

“Ritengo che la cura dei settori giovanili e la crescita dei giovani sia l'unica arma che una società come la nostra ha per rimanere in piedi ed evitare di scomparire dopo un paio d'anni. Insieme a Giordano Moroncelli abbiamo costruito una rosa con l'obiettivo principale di lanciare un numero sempre più alto di giovani nel calcio “dei grandi”. La motivazione non risiede di certo nel fatto che io non abbia fiducia nei vecchi, che in questa squadra sono comunque fondamentali, ma sono sempre stato estremamente attento al settore giovanile e il mio staff viaggia sulla mia stessa lunghezza d'onda. Sappiamo che i nostri giovani hanno ampi margini di crescita, anche se l'impatto con la categoria può non essere semplice, ma non nascondo che mi piacerebbe da qui a fine anno veder esordire in prima squadra qualche altro ragazzo del settore giovanile”.

Anche perché oltre ai risultati del campo bisogna pensare ai bilanci, e dal punto di vista imprenditoriale il girone H risulta sicuramente impegnativo...

“Quando ci hanno comunicato la composizione dei gironi ho creduto che fosse uno scherzo”, ride il presidente del City, “pensavo che ci avessero per sbaglio inserito in un raggruppamento di Lega Pro... Non nascondo che, a prescindere dagli avversari, avevo un certo timore di affrontare la categoria, ma sono una persona abituata a lottare e non mi sono mai tirato indietro; quando ci hanno inserito in questo girone, però, il timore si è raddoppiato e non per questioni sportive. Insieme al presidente Fortuna stiamo facendo grossi sacrifici perché ad oggi siamo completamente soli, insieme a qualche nostro amico che ci sta dando una mano in qualità di sponsor. È incredibile, se si pensa che al momento della vittoria del campionato si sono avvicinate tante persone che sembravano intenzionate ad aiutarci, ma quando si è trattato di passare dalle parole ai fatti sono scomparse, e non si è fatto avanti nessuno in modo concreto. Speriamo che ci stiano pensando bene e che stiano lavorando per far sì che la stagione si possa concludere nel modo migliore...".

Senza contare che, ad oggi, la risposta della città non è quella che ci si sarebbe aspettati, soprattutto dopo aver visto la folla di gente che attendeva la squadra dopo la vittoria di Gaeta.

"Sul carro dei vincitori vogliono sempre salire tutti, si sa... Noi senza dubbio ci aspettavamo una risposta diversa dalla città e del pubblico, anches e oggi ci tengo a ringraziare tutti quelli che la domenica sono qui a sostenerci, perché vedo che sono sempre gli stessi e che si è ormai creato un gruppo di 'fedelissimi'. Se pensiamo che il primo anno in cui con Fortuna abbiamo iniziato a gestire la prima squadra si contavano 10-15 unità sugli spalti, possiamo dire di aver fatto dei passi da giganti! Poi però vedi i 5000 di Gravina e ti chiedi dove hai sbagliato... La verità è che noi sappiamo di aver fatto tanto per Ciampino, con lo sviluppo del centro sportivo e la crescita della scuola calcio e del settore giovanile, e ci sarebbe piaciuto vedere un maggior seguito sugli spalti la domenica. Nonostante tutto, continuiamo sulla nostra strada, consapevoli di avere ancora tanta strada da fare ma allo stesso tempo orgogliosi di quella che abbiamo fatto fino ad ora, procedendo solo con le nostre forze. Il futuro si vedrà, il presente è oggi e noi non abbiamo intenzione di mollare: sono convinto che i ragazzi lo dimostreranno già da domenica prossima, quando affronteranno il Francavilla in uno stadio che si preannuncia bollente. Al di là del risultato, quello che mi auguro è di vedere in campo il giusto atteggiamento: testa alta e petto in fuori, orgogliosi di quello che si è fatto finora e di quello che si farà in futuro".