Foligno, si presenta la proprietà: "Poche promesse, questa è una sfida"

14.06.2016 15:00 di Fabio Tranquilli   vedi letture
Foligno, si presenta la proprietà: "Poche promesse, questa è una sfida"
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Si sono presentati ieri alla stampa ed alla piazza di Foligno i nuovi proprietari. Il manager romano Ius e l'ex arbitro De Santis hanno fatto un'analisi schietta della situazione economica (si parla di debiti intorno ai 200 mila euro), senza voler fare promesse ma assicurando lavoro sodo per ridare credibilità al progetto Foligno. "Ho scelto Foligno - ha detto Ius - perché conosco l’Umbria e so che Foligno è un’ottima città, anche dal punto di vista sportivo. La situazione della Società è sotto gli occhi di tutti: mi piacciono le sfide e per questo eccomi qui. Io non faccio promesse particolari e non entro nel merito dell’ambito sportivo. Quello che posso dire, da manager d’azienda, è che mi sto impegnando tantissimo per dare una struttura e delle basi a questa Società. Ora c’è bisogno di organizzazione e di farla funzionare. Negli ultimi giorni, anche da Roma, ho seguito l’umore della piazza e lavorato per il futuro societario. Ringrazio chi faceva parte della vecchia struttura per la disponibilità e per l’impegno messo negli ultimi mesi: hanno dimostrato di amare il Foligno. Sicuramente in città si è rimasti scottati dalle delusioni passate e forse molti saranno scettici anche verso di noi, ma più lo saranno più saremo stimolati a fare bene. L’obiettivo primario è salvare la società, iscriverla e gettare le basi per la prossima stagione. Mi piacerebbe che anche l’associazione dei tifosi neo-costituenda possa avere delle quote societarie, anche il 15%". "Il supporto che posso dare - è stato invece l'intervento di De Santis - è quello di strutturare al meglio la società. Prima di tutto conta l’organizzazione e la programmazione. Poi di conseguenza possono arrivare i risultati sportivi. Foligno come trascorsi ha la sua dimensione ideale nella Lega Pro, ma al momento i tifosi non possono pensare a una promozione immediata. La sfida mi piace: dobbiamo costruire qualcosa di duraturo, facendo aggregazione anche con le altre Società del comprensorio per lanciare quanti più giovani possibile. La Società di una città, nella squadra e nell’organigramma, deve essere composta da gente del posto. I calciatori di qui possono dare un attaccamento di maglia maggiore e, se Foligno esprime dei buoni giovani, gli si deve dare la possibilità di giocare con la maglia più blasonata della città. In questa fase stiamo facendo una ricognizione del debito: adesso si deve anche ricostruire l’immagine della Società".