Frattese e Akragas se le danno di santa ragione. Allo Ianniello vince lo spettacolo

29.03.2015 19:50 di Michele Mastrobuoni Twitter:    vedi letture
Foto Michele Mastrobuoni
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Il terzo miglior attacco del campionato ospitava il primo di questa speciale classifica. Bastava già questo dato per poter etichettare, fin dalla vigilia, quella tra Frattese e Akragas come una sfida dallo spettacolo assicurato. Il tre a tre finale non ha affatto tradito le aspettative, ma ha anzi corroborato la scelta dei tantissimi accorsi allo Ianniello per vedere le gesta dei ventidue in campo. All’incirca mille le persone che hanno popolato l’impianto di gioco di Frattamaggiore, dando vita ad uno spettacolo di colori, voci ed emozioni ormai sempre più difficili da rintracciare. Come raro è stato anche lo spettacolo offerto dalle due squadre. Da una parte l’Akragas, venuta in Campania al fine di ottenere il visto per la Lega Pro; dall’altra i Nerostellati, sospinti dalla voglia di continuare a veleggiare, di dimostrare che l’essersi acquartierati nei luoghi nobili del girone I non è frutto del caso.

Ed è proprio questa velleità ad accompagnare i frattesi già dai primi istanti di gara. Snobbando in modo assoluto tanto il rango quanto la potenza dell’avversario, l’undici di Grimaldi prova ad assestare il primo colpo già al terzo minuto, quando Marotta si trova a tu per tu con D’Alessandro ma calcia debolmente. Sette minuti dopo, Bonavolontà non ha la stessa timidezza, e batte l’estremo difensore avversario con un colpo di testa su suggerimento dello stesso Marotta. Partita quindi subito in salita per gli agrigentini, che si rimboccano le maniche ed impiegano appena quattro minuti per riequilibrare le sorti del match. Savonarola inventa per Meloni, che sguscia via dalla marcatura del suo diretto avversario e batte Vitale, collezionando così il suo diciassettesimo sigillo stagionale.

Forse all’Akragas serviva andar sotto; probabilmente ai biancazzurri occorreva ribaltare la situazione per mettersi un po’ di pepe sulla coda, perché il pari non sazia i Giganti, tutt’altro. Cinque minuti dopo il gol di Meloni, gli agrigentini bissano, e lo fanno con De Rossi, bravo a sfruttare al meglio una splendida apertura di Catania e a concludere a rete con un siluro destro che si insacca sotto la traversa. Non si è arrivati neppure al ventesimo minuto di gioco, e sono già tre le realizzazioni, alle quali non tarda ad accodarsi la quarta. Stavolta tocca ai supporters di casa gioire, e lo possono fare grazie ad un regalo confezionato dal duo D’Alessandro – Vindigni, dalla cui incomprensione nell’area siciliana nasce il gol di Longo, bravissimo a sfruttare l’indecisione dei due ed a colpire la palla che, in maniera lenta ma inesorabile, conclude la propria corsa in fondo al sacco. Come se niente fosse, l’Akragas continua a proiettarsi in avanti, e lo fa mediante splendide giocate con palla rasoterra che denotano tanto la bontà del progetto targato Feola quanto le attitudini tecniche degli uomini in maglia biancazzurra. Tutto questo, però, non sfocia nella terza marcatura sicula, che viene anzi generata da una situazione di palla inattiva. È infatti da un calcio d’angolo dalla destra, di cui si incarica Tiscione, che gli ospiti portano a tre le marcature di giornata. A sottoscrivere il registro delle realizzazioni è Maraucci, che svetta su tutti e di testa trova l’angolino vincente. Quella che torna in campo dopo l’intervallo è una Frattese per nulla intenzionata ad indicare all’Akragas una scorciatoia che conduca in Lega Pro. Forte anche di un sapiente cambio tattico, con Buondonno che rileva Vergara e con il passaggio dal quattro-tre-tre al tre-quattro-tre, Grimaldi punge a più riprese l’Akragas. Akragas che, dal canto suo, non riesce a guadagnare metri, e che deve al suo giovane portiere la possibilità di non veder compromesso il risultato. È infatti grazie a D’Alessandro, oppostosi splendidamente ai tentativi di Caliento, Marotta e Costanzo, che I Giganti mantengono il vantaggio fino al minuto settantanove, quando l’estremo difensore siciliano nulla può sulla botta di Longo, scattato sul filo del fuorigioco e andato rabbiosamente a segno con un missile imparabile. Il sesto centro della sfida sembra appagare le due formazioni; l’Akragas si rende conto che un punto allo Ianniello è un risultato preziosissimo, ed i padroni di casa danno l’impressione di esser soddisfatti di aver tenuto testa alla capolista. Sono questi i due stati d’animo che accompagnano le squadre fino al triplice fischio finale, che sancisce un risultato di parità che premia enormemente l’Akragas, anche per ragioni esterne alla propria prestazione, dal momento che il concomitante pari dell’Agropoli a Reggio Calabria, e la clamorosa sconfitta interna patita dal Torrecuso per mano del Due Torri, spalancano sempre più agli agrigentini le porte del calcio professionistico.

 

NEROSTELLATI FRATTESE 3-3 AKRAGAS

 

NEROSTELLATI FRATTESE (4-3-3): Vitale 5.5; Mocerino 5.5, Toscano 5 (46’ pt Pezzullo 5.5), Poziello 5.5, Vergara 5 (13’ st Buondonno 6); Crispino 6, Costanzo 6, Bonavolontà 6.5; Marotta 6.5 (41’ st Corace sv), Longo 7.5, Ciliento 6. A disp.: Mormile, Spinelli, Capasso, Setola, Mezzacapo, Damiano. All. Grimaldi 6.5
AKRAGAS (4-2-3-1): D’Alessandro 6.5; De Rossi 7, Vindigni 6, Maraucci 7, Dentice 6; Bonaffini 6.5, Trofo 6 (14’ st Risolo sv); Catania 6.5 (22’ st Tresor sv), Tiscione 6.5 (7’ st Longoni 6), Savonarola 6.5; Meloni 7. A disp.: Lomonaco, Terminiello, Perrone, Napoli, Arena, Pellegrino. All. Feola 6.5
ARBITRO: Annaloro sez. Collegno 6.
I° ASSISTENTE: Gentileschi sez. Terni.
II° ASSISTENTE: Granieri sez. Perugia.
MARCATORI: 10’ pt Bonavolontà, 14’ pt Meloni, 19’ pt De Rossi, 30’ pt Longo, 42’ pt Maraucci, 34’ st Longo.
NOTE: spettatori 1000 circa di cui 50 provenienti da Agrigento. Ammoniti: Trofa, Mocerino, Poziello. Angoli 2-6. Recupero: pt 3’; st 5’.