Jesina, Proemans: "Con Shiba e Trudo possiamo far male. I tifosi ci stiano vicino"

Il pareggio ad occhiali di domenica scorsa contro la capolista Agnonese - con una Jesina ridotta ai minimi termini visti gli infortuni di Censori, Vita e Proesmans, quello dopo una manciata di minuti
22.10.2016 13:30 di Massimo Poerio   vedi letture
Fonte: jesina calcio
Jesina, Proemans: "Con Shiba e Trudo possiamo far male. I tifosi ci stiano vicino"

I leoncelli sono ora attesi dall’insidiosa trasferta romagnola con la Sammaurese, (formazione di San Mauro a Pascoli, altra nuova squadra inserita da questa stagione nel girone F) per iniziare a far punti anche in trasferta. Per tastare un po’ il polso allo spogliatoio, abbiamo incontrato un altro dei nuovi, il belga Nikolas Proesmans, ancora alle prese con l’infortunio rimediato a Cesena nella sfida con il Romagna Centro.

Nikolas, innanzitutto quali sono le tue condizioni fisiche? Quando pensi di rientrare?
"Per fortuna sto meglio ed il dolore alla caviglia sta passando. Tornerò a disposizione del mister sin da questa domenica".

Parlaci un po’ del tuo percorso calcistico, arricchito da varie esperienze all’estero, St.Truiden (Serie A belga), Ujpest (serie A ungherese), Ararat Yerevan (Armenia), oltre a qualche presenza anche nella nazionale belga Under 18 ed Under 19.
"Ho esordito nella Serie A belga con il St. Truiden, ma presto sono stato chiuso da ragazzi provenienti dalle maggiori squadre del Belgio. Poi c’è stata la possibilità di andare a giocare in Ungheria con l’Ujpest, anche se il livello non era certo come quello belga, ma ambiente e professionalità sicuramente migliori. Il Club vantava allora ben 23 titoli nazionali e c’era già una mentalità vincente. Poi un brutto infortunio al ginocchio mi ha tenuto lontano dai campi di calcio sino alla proposta di andare a giocare nel campionato armeno nell’Ararat Yerevan. Ho fatto poi una scelta di vita seguendo la mia ragazza in Italia e mi sono accasato al Corridonia in Eccellenza. Ora la Jesina, che ho accettato subito quest’estate".

Come hai trovato il torneo di Serie D rispetto agli altri in cui hai militato?
"Molto buono, tutt’altra cosa rispetto all’Eccellenza. Ci sono ottimi giocatori ed anche se gli Under condizionano molto le scelte, in casa nostra possiamo stare tranquilli".

Ambiente e tifoseria non sono molto contenti del rendimento della squadra, su cui c’erano molte aspettative quest’anno. Cosa ti senti di dir loro?
"So di non aver fatto vedere ancora il meglio. Lavoriamo tutti in settimana dando sempre il massimo per cercare sempre la vittoria. Abbiamo già dimostrato ad inizio torneo di avere ottime qualità. Purtroppo l’equilibrio è tanto e basta un episodio a far girare le partire, come è successo a Pesaro con la Vis. Anche noi però abbiamo giocatori che possono far sempre male come Shiba e Trudo. Nello spogliatoio c’è comunque un clima sereno ed anche dopo le sconfitte siamo sempre tornati al lavorare con la testa giusta. I tifosi ci devono stare vicini, abbiamo bisogno di loro".