Kras Repen, patron Kocman: "Basta primedonne in campo"

Fonte: il piccolo
Kras Repen, patron Kocman: "Basta primedonne in campo"

"Pretendo che il Kras torni a giocareda squadra, con  gli attributi: i giocatori che pensano solo a fare il compitino per se stessi non mi interessano". Questo il passaggio chiave del presidente del Kras Repen Goran Kocman durante l'annunciato "faccia a faccia" con i propri giocatori.

Un discorso chiaro, breve, ma estremamente incisivo, giunto dopo la clamorosa debacle interna patita contro il Mori Santo Stefano, che ha di fatto coinciso con la terza sconfitta consecutiva delle Furie rosse del Carso. "Nessuno nel calcio risolve le partite da solo all'infuori di Lionel Messi - ha spiegato Kocman - . E poiché Messi non gioca nel Kras, qui tutti i giocatori devono pensare a dare il loro contributo al bene collettivo della squadra". Niente primedonne insomma. Kocman ha poi evidenziato un'altra lacuna emersa nelle ultime partite: "Gli attaccanti avversari quando ci affrontano diventano dei fenomeni. Penso a Florean del Fontanafredda che ci ha fatto una doppietta e non segnava da mesi. Oppure al numero 10 del Mori Santo Stefano (Tisi, ndr) che sembrava imprendibile. Dobbiamo stare più concentrati, in difesa, ma non solo". Kocman ha messo poi in chiaro che al Kras non esistono favoritismi: "Io ho sempre dato pieno fiducia agli allenatori e quindi non mi sono mai immischiato nelle scelte del mister. La squadra la fa Anton Žlogar, certamente non io".

La strigliata ai biancorossi servirà a dare uno scossone ad una squadra intorpiditasi da tre domeniche a questa parte? "Lo auspico vivamente. A Repen, nel Kras, fino a prova contraria, si sta bene. Ora pretendo che oltre a ricevere, i giocatori siano in grado di dare qualcosa alla squadra stessa. Credo che dopo il ko col Mori Santo Stefano sia giunta l'ora di tirare dritto per le sette partite restanti. Senza più scuse". L'ultimo appunto è stato periltecnico: "Žlogar ha la mia pienissima fiducia". Insomma, sotto esame, non è l'allenatore sloveno, ma chi scende in campo. Motivo per il quale domenica ad Arzignano il presidente Kocman non accetterà più passi falsi. Anzi: contro l'ArzignanoChiampo si aprirà un ciclo di tre partite (successivamente i biancorossi affronteranno il Mezzocorona in casa e poi il Giorgione in trasferta) nelle quali bisognerà raccogliere almeno sette punti, prima di presentarsi al rush finale contro Belluno (casa), Biancoscudati Padova (trasferta), il tesissimo match a Repen col Dro e l'ultima giornata in casa della Clodiense.