La Maceratese esce di scena, lo scudetto se lo gioca l'Akragas

La Maceratese esce di scena, lo scudetto se lo gioca l'Akragas
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L'Akragas di Enzo Feola (in foto) è riuscito nell'impresa di battere gli "invincibili" della Maceratese di Peppe Magi, per giunta nel fortino dell'Helvia Recina, che in campionato, così come fino ad oggi nella poule scudetto, non aveva mai perso. Un dato che fa acquisire un valore ancora maggiore alla vittoria della squadra agrigentina.

Il match si vivacizza all'ottavo minuto, nella prima vera azione della gara, quando Dentice arma De Rossi il cui colpo di testa si infila alle spalle di Saitta. I padroni di casa rispondono prima con un tiro di Croce parato da D'Alessandro e poi, al 25', con Kouko che da ottima posizone non riesce a concretizzare con Catania che interviene mettendo in agolo. Poi è di nuovo Akragas che al 34' potrebbe raddoppiare ma stavolta il colpo di testa di Bonaffini non trova la porta.

 

La Maceratese torna a spingere ed al 38′ finalmente trova il pareggio meritato grazie a Romano che conclude una bella azione corale facendosi perdonare l'occasione sciupata due minuti prima calciando fuori da buonissima posizione. Quando ormai tutti pensavano all'intervallo ecco che l'Akragas assesta il colpo: Catania è bravo e da azione d'angolo trova il tocco che gonfia ancora la rete. La Maceratese è colpita ma è in avvio di ripresa che viene affondata: al 5' infatti Meloni assesta il colpo complice una difesa biancorossa insolitamente sonnacchiosa, il suo graffio stende Saitta e fa gioire i circa venti tifosi biancoazzurri sugli spalti.

I padroni di casa, però, non si arrendono, ci provano e riprovano fino all'ultimo minuto. Al 10' Kouko riesce ad andare in rete ma per l'arbitro il calciatore era più avanti di tutti quando ha ricevuto l'ultimo passaggio e quindi rete annullata per fuorigioco. Altra occasionissima è quella che capita sui piedi di De Grazia che alla mezz'ora sciupa la più clamorosa delle occasioni. Due minuti dopo è Ferri Marini ad andare in gol ma ancora una volta l'arbitro annulla per sospetto fuorigioco. Di fatto la Maceratese non riesce più a rendersi realmente pericolosa e l'Akrgas porta fino in fondo la gara conquistando la finale scudetto di sabato contro la Robur Siena.

Maceratese-Akragas 1-3

Maceratese: Saitta 6, Cordova 6, D’Alessio sv (9′ Tortelli 5.5), Croce 6, Garaffoni 5.5, Marini 5.5, De Grazia 6, Romano 6.5, D’Antoni 5.5 (60′ Ferri Marini 6), Perfetti 6.5, Kouko 6.5. All: Magi.

Akragas: D’Alessandro 6,5, Dentice 7, Catania 7, Baiocco 7.5, De Rossi 8, Chiavaro 7, Tiscione 7, Trofo 6.5, Meloni 7 (41′ st  Dezai sv), Arena 7 (38′ st Pellegrino sv), Savanarola 6 (31′ pt Bonaffini 6.5). All: Feola.

Arbitro: Chindemi di Viterbo.

Reti: 8′ De Rossi, 38′ Romano, 46′ pt Catania, 50′ Meloni.

Note: Spettatori 1.500 circa, con sparuta rappresentanza da Agrigento. Ammoniti: Croce, Romano, D’Antoni, Ferri Marini, Garaffoni, De Rossi.