Licata, la verità dei calciatori: "Con questi sciacalli è impossibile fare sul serio"

Licata, la verità dei calciatori: "Con questi sciacalli è impossibile fare sul serio"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa scritto dai calciatori della prima squadra del Licata che vogliono riaffermare la loro verità dopo la convulsa giornata di ieri e la querelle sul partire o meno per la trasferta di Torre Annunziata.

Quando ci hanno chiamati per abbracciare la 'causa' del Licata, una squadra dal blasone importante, ridotta a un'imbarcazione che fa acqua da tutte le parti, ci siamo fatti forza grazie al fatto che tanta era la motivazione del gruppo, del Mister e dei tifosi sempre fedeli. Tante sono state le amarezze, tante le angherie e tanti i tentativi dei soliti pseudo-dirigenti di turno, sempre pronti e capaci di raggiri e truffe, mirate a sottrarci quel poco che ci era stato promesso. E poi l'ultima: dopo la dichiarazione del Presidente, secondo cui era impossibilitato a proseguire nell'impresa 'salviamo il Licata', ci siamo sbracciati, ancora una volta, dietro suggerimento del solito Mister Catanese, e siamo corsi in città. Abbiamo quindi iniziato un vero e proprio tour, per negozi, dove abbiamo riscontrato la solidarietà dei commercianti licatesi, che approfittiamo per ringraziare, per provare a raccogliere i soldi necessari per pagare da noi la trasferta per Torre Annunziata, dove avremmo potuto salvare il titolo e onorare una squadra come il Savoia. Nel frattempo, il Mister e altri provavano a dialogare con l'amministrazione comunale, che intervenire con una quota per la raccolta. Ma tutto é stato vano. La somma raccolta, a dire del dirigente Terranova, che con faccia mesta esprimeva il rammarico, non bastava. Dopo aver restituito i soldi, al Comune, insieme a degli Assessori si è anche provato a fare l'impossibile per l'impresa; si è provato a trovare una qualsiasi soluzione per salvare almeno il nome di una squadra storicamente rilevante come il Licata. Ma tutto è stato vano. Nessuna soluzione. Stanchi, stremati e deprofessionalizzati, ci siamo visti togliere qualunque possibilità di agire in questa vicenda. In una parola: siamo tornati a casa. Ma dopo il danno, la beffa: è di poco fa un comunicato, apparso online, secondo cui noi avremmo detto di no, avremmo rifiutato di partire per Torre Annunziata. Al posto nostro sarebbero quindi pronti a partire i ragazzi del settore giovanile. Non è vero! Abbiamo provato con tutte le forze, ma con queste persone, con questi sciacalli attori, come questi che si spacciano per dirigenti, è impossibile fare sul serio. Pronti a qualunque spiegazione, restiamo in attesa di chiunque si faccia carico di stabilire la verità dei fatti.