Lupa Castelli Romani, testa al campionato: si va a Palestrina

stata una bella vittoria, quella di mercoledì in Coppa Italia, ma in casa Lupa non c’è stato nemmeno il tempo di festeggiare il passaggio del turno, perché già da giovedì pomeriggio la squadra ha ripreso a lavorare in vista della dodicesima giornata, che domenica vedrà i castellani impegnati sul campo del Palestrina. La squadra guidata da mister Cangiano galleggia nelle zone basse della classifica, e si trova attualmente al penultimo posto (che condivide con Isola Liri e Cynthia) a quota 8 punti, frutto di due vittorie (contro Isola Liri e Fondi), tre pareggi e ben sei sconfitte, e di un punto di penalizzazione ereditato dalla scorsa stagione. Sono appena 10 i gol fatti dal Palestrina, contro i 16 subiti in 11 gare. I migliori marcatori sono Tuninetti e Neccia, e tra le file dei prenestini sono presenti due vecchie conoscenze della Lupa: si tratta di Luca Bendia, giovane classe 95 che dopo aver fatto tutto il ritiro estivo con il gruppo giallorosso è stato poi girato in prestito proprio alla squadra di Cangiano, e di Marco Paolacci, che lo scorso anno è stato tra i protagonisti della vittoria dei castellani in Eccellenza. Quest’ultimo, però, molto probabilmente non sarà tra gli undici titolari per la gara di domenica, per un problema fisico che lo ha portato a lavorare a parte negli ultimi giorni. In casa Lupa, invece, mancherà capitan Baylon, squalificato nella gara contro l’Aprilia, oltre ovviamente ad Emanuele Mancini. Per il resto, continua il recupero di D’Orazi e Tranchitella, che mercoledì in Coppa hanno dimostrato di essere sulla strada giusta per tornare al top della forma, e rappresentano un’ottima alternativa per il tecnico castellano.

Come accade ormai di consueto nel quartiere generale del presidente Cristofari, la partita si svolgerà a porte chiuse e di conseguenza non sarà consentito l’accesso al pubblico. Il fischio d’inizio è previsto per le ore 14.30 e a dirigere l’incontro sarà il Sig. Luigi Fichera di Catania, coadiuvato da Carmelo De Pasquale di Barcellona Pozzo di Gotto e Lorenzo Poma di Trapani.