Neapolis ancora al palo, il Tiger ruggisce al Vallefuoco

14.09.2014 19:45 di Michele Mastrobuoni Twitter:    vedi letture
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Arduo pensare che la Neapolis avesse ipotizzato di avere vita facile contro il Tiger. Più plausibile, però, immaginare che l’undici di Mugnano, reduce dal disastroso esordio in campionato vissuto a Reggio Calabria, nutrisse grande ottimismo nel considerare cosa fatta il conseguimento della prima vittoria in campionato. Non certo per un atteggiamento di spocchia da parte biancoblu, bensì per il divario, in termini di esperienza, tra la compagine di patron Moxedano ed il Tiger, neofita del calcio di quarta serie.

Ed invece, come nel celeberrimo racconto biblico, il piccolo Davide sconfigge il gigante Golia. A distanza di tremila anni, la storia si ripete ancora. Il Tiger espugna il Vallefuoco e porta a Brollo una vittoria, quella ottenuta con il risultato finale di zero ad uno, che entra a far parte della storia del club, essendo essa la prima ottenuta nel campionato di Serie D. Una vittoria maturata al termine di una gara giocata in maniera sagace dai siciliani, che imbrigliano gli avversari tamponandone fin da subito la creazione del gioco.

Eppure, la prima trasferta dell’anno per i brolesi sembrava volgere al peggio dopo appena due minuti dall’inizio delle ostilità, quando Moxedano si incarica di calciare un corner dalla destra. Velenosissima la parabola disegnata dall’attaccante mugnanese, su cui D’Alessandro si complica eccessivamente la vita, smanacciando la sfera alla bell' e meglio e deviando la stessa sul legno trasversale. Brivido per gli ospiti a cui fa seguito quello che corre lungo la schiena dei padroni di casa. È il ventesimo quando un’incomprensione tra Liccardo ed Allocca quasi porta il capitano mugnanese ad un clamoroso autogol, sventato dal risolutivo intervento del numero uno biancoblu che, in qualche modo, riesce ad evitare che la palla valichi la linea di porta.

Lo spavento non condiziona però la Neapolis, che anzi continua a macinare gioco senza tuttavia riuscire a dare sostanza alla propria manovra. Ciò anche per merito di un Tiger ben disposto in campo, arroccato nei propri trentacinque metri ed intenzionato a venir fuori in azioni di ripartenza però mai pungenti.

L’andamento della gara non subisce modificazioni strutturali neppure in inizio di ripresa. La Neapolis tesse gioco ma non trova spazi; il Tiger si difende bene e fa tanta densità. Qualcosa si smuove intorno alla metà della seconda frazione, allorché la formazione di Mugnano pigia il piede sull’acceleratore alla ricerca del gol. In appena sei minuti, dal cinquantottesimo al sessantaquattresimo, gli uomini di Foglia Manzillo costruiscono tre nitide occasioni gol. La più clamorosa è la prima, quella gettata alle ortiche da Solitro che, sul settore sinistro d’attacco, raccoglie uno spiovente da destra, fa secco Ferrante, e poi calcia debolmente tra le braccia di D’Alessandro. Manovra a specchio quella che i campani intessono due minuti dopo. Stavolta il cross giunge da sinistra, a firma di Mannone, e viene indirizzato in porta da Bisogno, su cui è pronto l’intervento  dell’estremo difensore siciliano. Il repertorio della Neapolis comprende anche lo scambio tra Moxedano e Improta, con la conclusione di quest’ultimo che viene disinnescata in due tempi da D’Alessandro.

Il Tiger sa soffrire, e la sua capacità di resistenza è tale da far crollare sogni e speranze della Neapolis che, forse sconfortata dal continuo sbattere contro il muro giallonero, vede crollare la possibilità di raccogliere la prima gioia della stagione. Imputare la colpa alla Neapolis, più che riconoscere i meriti del Tiger, non corrisponde a mancanza di obiettività. E questo perché, se innegabili sono i meriti dei siciliani, altrettanto evidente è la dormita della Neapolis in occasione del gol. Dormita fatale che, a meno di dieci minuti dal novantesimo, fa pendere l’ago della bilancia a favore dei gialloneri. Autore della marcatura è Sparacello, prontissimo nel raccogliere l’assist di Di Senso, sugli sviluppi di calcio di punizione, ed a trafiggere Liccardo. Vani i tentativi operati dalla Neapolis che, al cospetto di un abbottonatissimo antagonista, non può far altro che chinare il capo per la seconda volta consecutiva in campionato.

L’era Foglia Manzillo, cominciata male, procede peggio. Due sconfitte in altrettante gare, inframmezzate dall’accesso ai sedicesimi di Coppa Italia, saranno già bastevoli a far esplodere la furia di patron Moxedano? Nell’attesa di capire quali saranno le sorti future della Neapolis, che ora rischia seriamente di esser risucchiata nel vortice della paura, c’è da fare i complimenti al Tiger. Brollo, una cittadina di appena cinquemila anime, può gioire per l’impresa compiuta dai propri ragazzi, molti dei quali all’esordio in Serie D. Il Tiger ruggisce, fa piccola la Neapolis, e dimostra di aver dimenticato il dispiacere causato dal kappao patito domenica scorsa, al Vasi di Piraino, per mano del Roccella.

 

NEAPOLIS SRL 0-1 ASD TIGER

NEAPOLIS SRL (3-5-2): Liccardo 5.5; Noviello 5.5, Allocca 5.5, Mannone 5 (33’ st Pisani sv); Perna 6 (29’ st D’Auria sv), Bisogno 5.5, Sekkoum 5, Manzo 6 (13’ st Temponi 5.5), Solitro 5.5; Moxedano 5.5, Improta 5.5. A disp.: Ferrieri, Iovinella, Accardo, Del Gaudio, Prisco, Amato. All.: Foglia Manzillo 5.5.
ASD TIGER (4-3-3): D’Alessandro 6; Ferrante 5.5, Librizzi 6.5, Falanca 6.5, Zingales 6; Lupo 6, De Cristofaro 6, Bica 6; D’Emanuele 6 (47’ st Aloe sv), Sparacello 7 (40’ st Perricone sv), Di Senso 6.5 (45’ st Calabrese sv). A disp.: Lo Verde, Isgrò, Figura, Addamo, Schirò, Frittitta. All.: Bellinvia 6.
ARBITRO: Vitantonio sez. Brindisi 6.
I° ASSISTENTE: Laudato sez. Taranto.
II° ASSISTENTE: Pacifico sez. Taranto.
MARCATORE: 36’ st Sparacello.
NOTE: Incontro disputato a porte chiuse. Pomeriggio estivo, circa 22 gradi. Ammoniti: De Cristofaro, Bisogno. Espulso al 16’ st Bellinvia dalla panchina per proteste. Angoli: 2-1. Recupero: 2’ pt, 5’ st.