Orlandina, mano pesante del Giudice Sportivo: scontitta a tavolino, penalizzazione, ammenda, due turni a porte chiuse in campo neutro e Campelli squalificato per un anno

26.11.2014 12:48 di  Maria Lopez   vedi letture
Orlandina, mano pesante del Giudice Sportivo: scontitta a tavolino, penalizzazione, ammenda, due turni a porte chiuse in campo neutro e Campelli squalificato per un anno
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Costa carissimo all'Orlandina la gara di fatto non disputata contro il Comprensorio Montalto domenica scorsa. Per chi non conoscesse i fatti li riepiloghiamo velocemente: il club di Capo d'Orlando è sceso in campo domenica con sette calciatori contro gli undici regolari dei calabresi. Di questi sette, il capitano Marco Campelli dopo aver parlato con i sostenitori della squadra comunicava all'arbitro di non volere proseguire ed abbandonava così il campo con conseguente decisione del direttore di gara di sospendere l'incontro venendo meno il numero minimo possibile di calciatori sul terreno di gioco. Di oggi la notifica della decisione presa in merito alla vicenda del Giudice Sportivo di Serie D Francesco Riccio che ha ovviamente attribuito la vittoria a tavolino al Montlato, un punto di penalizzazione in classifica all'Orlandina, un'ammenda di 3.000,00 euro alla società nonchè l'obbligo di giocare le prossime due partite interne a porte chiuse ed in campo neutro.

Una metro di giudizio particolarmente severo quello adottato dal Giudice Sportivo che ha infine squalificato per un anno, fino al 31 dicembre 2015, il calciatore Marco Campelli. Di seguito riportiamo integralmente proprio la motivazione del notaio Riccio.
Al primo minuto del primo tempo, in seguito al comportamento minaccioso ed intimidatorio di un gruppo di sostenitori della propria squadra, presente in campo con sette calciatori, abbandonava il terreno di gioco manifestando al Direttore di gara ed ai propri compagni la volontà di non voler più prendere parte alla gara, in tal modo facendo venir meno il numero minimo di calciatori con la conseguente sospensione della gara. Una volta uscito dal terreno di gioco, si dirigeva verso la rete di recinzione al di la della quale erano posizionati i sostenitori della propria squadra raccogliendo da parte degli stessi applausi in senso di approvazione per il gesto compiuto. Giunto nei pressi della rete, la scavalcava e raggiungeva il gruppo di sostenitori locali presenti in quel settore. Dopo circa 3 minuti rientrava nella zona degli spogliatoi e ribadiva al Direttore di gara la volontà di abbandonare la gara. Sanzione così determinata sia in considerazione della eccezionale gravità della condotta del calciatore, che con il proprio comportamento ha dimostrato di condividere pienamente l'operato dei sostenitori amplificandone la portata mediante plateali e sistematiche manifestazioni di adesione, sia in considerazione del ruolo (capitano della squadra) rivestito dal medesimo, ruolo che gli imponeva il dovere di coadiuvare gli Ufficiali di gara ai fini del regolare svolgimento della gara stessa ( art.73, comma 4 NOIF ).