Pergolettese, Dimas: "Domani partita speciale... faccio 350. Seregno? Cercheremo di fare bene"

25.03.2017 12:28 di Massimo Poerio   vedi letture
Fonte: g. w. pellegrini
Pergolettese, Dimas: "Domani partita speciale... faccio 350. Seregno? Cercheremo di fare bene"

Una carica di simpatia contagiosa, il sorriso sempre sulle labbra, leader carismatico della squadra, Goncalves Dimas, in questa seconda parte di campionato sta raccogliendo tutte quelle soddisfazioni che ha aspettato, con professionalità, per tutto il girone d’andata. 6 gol al suo attivo, dopo aver assaggiato tanta panchina, dimostrando con giocate di alta classe di essere ancora un giocatore importante e di poter rimanere ad alti livelli calcistici. Nato a San Paolo in Brasile, ha conservato tutta la simpatia e il carisma di tanti giocatori brasiliani e  domenica sta per arrivare un traguardo importante.
“Sì domenica sarà una partita speciale per me perché sarà la 350° partita da quando sono arrivato in Italia. Sarà una giornata speciale e vogliamo tutti far bene per poi festeggiare anche coi tifosi. Questo traguardo lo raggiungo in 14 anni di carriera calcistica in Italia, con circa 150 reti al mio attivo, non mi sono aggiornato sui gol fatti ma non è la cosa più importante, l’importante è l’orgoglio di aver fatto tanto per me stesso e per questa nazione che mi ha adottato e che ritengo straordinariamente bellissima. Spero domenica di dare il mio contributo perché sarà una gara importantissima”.

Quali sono state le squadre e le annate di cui conservi il ricordo più piacevole.
“Tutto è iniziato a Villafranca Veronese per poi passare alla Virtus Vecomp Verona dove ho disputato delle belle annate, ma quella di cui ricordo con soddisfazione e orgoglio è la stagione a Teramo, nella vecchia C2, dove ho avuto uno score di 14 gol realizzati di cui molti di notevole fattura. A Teramo è il posto dove è nata mia figlia, anche per questo ho un ricordo sempre presente  nel mio cuore e anche per come la città mi ha accolto come giocatore; è stato l’anno più bello da ricordare”.

Dopo la stagione passata negativa e una prima parte quest’anno  con molta panchina, ora sembra che hai ritrovato una seconda giovinezza, dimostrando tutte le tue notevoli qualità tecniche, diventando il trascinatore di tutto il gruppo:
“Quel periodo in panchina mi ha fatto crescere come uomo, come persona. Come ho sempre dichiarato il mister è obbligato a fare delle scelte, noi giocatori dobbiamo essere bravi a farci trovare sempre pronti.  Ero sicuro anche prima che spazi per giocare ce ne sarebbero stati e adesso, che sto giocando con maggior continuità, cerco di aiutare il più possibile la squadra. Anche prima cercavo di essere utile al gruppo, soprattutto negli spogliatoi, aiutando e dando consigli a tutti, soprattutto ai più giovani, che sono quelli che ne hanno più bisogno; io in questa squadra ho sempre creduto e ne sono sempre più convinto”.

Assimilata la sconfitta di Carvaggio? Domenica arriva al Voltini il Seregno, una tra le formazioni più accreditate alla vigilia del campionato.
“Sappiamo che il Seregno è una squadra forte, l’ha dimostrato anche nella gara d’andata. Ha avuto una stagione un po’ travagliata ma ha un’ottima rosa. È un appuntamento importante per il nostro cammino e per il nostro prosieguo, cercheremo di fare bene. Dobbiamo dimenticare subito la sconfitta di domenica scorsa, dove sicuramente qualcosa ci hanno tolto. Io però non amo parlare di questa cose. Durante la settimana ho parlato a tutti i ragazzi dicendo loro che, anche nei momenti di difficoltà, dobbiamo stare calmi e giocare come sappiamo; domenica non l’abbiamo fatto. Abbiamo sbagliato tutti, noi grandi e io per primis, dovevo prendere in mano la situazione, assumermi le mie responsabilità come ho sempre fatto, e portare in avanti i ragazzi, anche in quella situazione con degli episodi contrari, ma cercare di portare a casa qualcosa”.

La tifoseria si aspetta una grande prova.
“Anche a Caravaggio secondo me non abbiamo disputato una brutta gara. Siamo usciti dagli spogliatoi con l’intento di fare la partita, ma è capitato subito l’episodio del secondo rigore, che era netto al contrario del primo, e ci ha tagliato le gambe. Ci sta’ che si possano commettere degli errori in quelle situazioni, ma ora non possiamo più sbagliare. Ci aspettano 3 gare molto difficili ma siamo pronti a giocare con chiunque. Dobbiamo riuscire ad arrivare il più in alto in classifica, per poi giocare la fase finale al Voltini che diventerà, conoscendo i nostri tifosi, un catino infuocato e ci sarà da divertirsi”.