Potenza, fallito il tentativo di accordo per la cessione del club

19.10.2016 21:30 di Anna Laura Giannini   vedi letture
Potenza, fallito il tentativo di accordo per la cessione del club
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Non è andato a buon fine l'incontro ta il Potenza e Gerardo Faruolo interessato a rilevare il club rossoblù. Nello studio del Notaio Zotta, come fa sapere il club, l'imprenditore non ha fornito le garanzie richieste dai presidenti Umberto Vangone e Andrea Vertolomo. Di seguito il comunicato emesso dal club.

Nella mattinata odierna, presso lo studio del Notaio Francesco Zotta in Potenza, la S.S.D. A R.L. Potenza Calcio, rappresentata dall’avvocato Michele Saponara e dal segretario Marco Santopaolo, ha incontrato il Dott. Gerardo Faruolo e gli avvocati Giovanni Riccio, Michele Riccio e Sergio Mauro. Tale incontro si è tenuto in seguito a comunicazione ricevuta a mezzo pec nella serata di martedì 18 ottobre, attraverso la quale il Dott. Gerardo Raffaele Faruolo, per il tramite dei professionisti citati, formalizzava la richiesta di un incontro per la giornata odierna. Si precisava che, in tale pec, gli stessi preannunciavano che nell’occasione avrebbero fatto visionare un “assegno” di € 100.000, emesso dal Dott. Gerardo Raffaele Faruolo.

Tuttavia, dinanzi al Notaio il Dott. Faruolo precisava che l’assegno in questione non risultava circolare (così come espressamente richiesto dalla scrivente nelle “condizioni” comunicate il giorno precedente, comunicato di cui la controparte ha preso visione al punto da chiedere l’incontro, così come richiesto, a mezzo pec…), bensì bancario. Modalità che, secondo chi deve vendere, non rappresenta garanzia sufficiente da parte del compratore per ragioni più che banali. Alla proposta, da parte della scrivente, di accompagnare a tale assegno bancario un estratto dello stesso conto corrente certificato dal relativo istituto di credito, il Dott. Faruolo ha risposto (alla presenza di tutti i presenti) con un eloquente “arrivederci…”.

Si tenga conto che le norme del codice civile nonché quelle federali impongono senso di responsabilità in materia, pertanto in alcun modo possiamo aprire le porte a chi non dimostra, con i fatti, di poter portare a termine la trattativa e di poter gestire una società. La nostra buona fede è provata dalla disponibilità di far visionare gli incartamenti contabili nel giro di 48 ore, ma soltanto a chi si atterrà alle condizioni ribadite nel comunicato emesso nella giornata di ieri. Si diffida chi, impossibilitato ad attenersi a tali condizioni, vorrà cercare pubblicità gratuita, destabilizzando soltanto un ambiente che ha il sacrosanto diritto di serenità.