Pro Patria, Javorcic carica: "Trasformiamo la delusione in rabbia"

21.02.2018 13:30 di  Ermanno Marino   vedi letture
Fonte: la prealpina
Pro Patria, Javorcic carica: "Trasformiamo la delusione in rabbia"

«Dobbiamo trasformare la delusione in rabbia agonistica». Ivan Javorcic indica la strada alla Pro Patria, chiamata oggi pomeriggio a riscattare la bruciante quanto immeritata sconfitta rimediata tre giorni fa a Ponte San Pietro. Alle 14.30 arriva allo “Speroni” la Virtus Bergamo di Armando Madonna, squadra ostica e in forma (6 vittorie nelle ultime 7 partite), posizionata in classifica a ridosso della zona playoff. Ma in questa seconda gara del “trittico bergamasco” (domenica prossima si va a Caravaggio) i tigrotti devono fare bottino pieno, per non rischiare di veder scappare via la lepre Rezzato (impegnato oggi in casa col Ciserano di Matteo Serafini).

«La Virtus Bergamo è una squadra in salute – avverte mister Javorcic -. Rispetto alla gara di andata (quando i tigrotti si imposero 1-0 al “Pesenti Pigna”, ndr) loro hanno cambiato sistema di gioco, passando dalla difesa a tre a quella a quattro. Mi aspetto comunque una reazione importante dopo la sconfitta di domenica». A giudizio del tecnico croato, il gruppo ha smaltito la delusione: «Domenica avevo detto «domani è un altro giorno» e così è stato. Bisogna guardare avanti e reagire». Capitolo formazione. Ieri pomeriggio il mister aveva ancora qualche dubbio da sciogliere. Di sicuro in porta giocherà Guadagnin (l’acciaccato Mangano è out), mentre in attacco dovrebbe tornare dal primo minuto il capitano Mario Santana. In coppia con chi? Le Noci è favorito su Gucci. Per il resto possibile conferma dell’undici iniziale anti-Pontisola. L’allenatore spalatino non vuole sentir parlare di morale basso: «Non so se nell’ambiente ci sia pessimismo o sfiducia, di sicuro non c’è all’interno della squadra – rimarca Javorcic -. Sarebbe un approccio sbagliato. Il Rezzato è avanti di 4 punti, ma con una partita in più. Basterebbe un loro pareggio per riaprire tutti i discorsi. Non c’è un motivo logico per essere pessimisti». E a proposito di logica, il tecnico si dimostra “quadrato” e razionale anche quando evidenzia quello che vuole dalla propria squadra: «Mi interessa la praticità, la sostanza. Non il bel gioco fine a se stesso. Nelle mie valutazioni entrano le occasioni create e quelle concesse: è pragmatismo puro».

Finora, da questo punto di vista, il saldo è stato positivo (la Pro Patria in effetti crea tanto e subisce pochissimo), eppure i conti non sempre sono tornati (vedi i kappaò con Rezzato e Pontisola): colpa di qualche errore di troppo sotto porta. Ritrovare precisione e cattiveria in zona gol sarà fondamentale già oggi per avere ragione di una Virtus Bergamo meno qualitativa rispetto alla scorsa stagione ma scorbutica e mai doma come. I tigrotti non potranno contare sul solito incitamento degli ultras, che hanno deciso di disertare il proprio settore per protesta contro l’orario della partita: «È inaccettabile – scrivono gli ultras – che si giochi alle 14.30, in pieno orario lavorativo».