Puteolana e Gelbison chiudono a reti inviolate. Vallesi quasi salvi, flegrei appesi ad un filo

25.01.2015 20:06 di  Michele Mastrobuoni  Twitter:    vedi letture
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Nella domenica in cui, tra le formazioni direttamente invischiate nella lotta salvezza, vincono soltanto Manfredonia e San Severo, la Puteolana non riesce a dare un impulso netto al proprio cammino. Il secondo turno casalingo consecutivo si chiude sullo zero a zero, fruttando così, nell’arco dei centottanta minuti disputati nel salotto di casa, la miseria di appena un punto. Ma il finale del Conte non si presta ad una lettura univoca in chiave Puteolana. Sul versante Gelbison, il pari di oggi si accoppia alla vittoria sul Potenza ottenuta domenica scorsa, dando continuità al progetto salvezza dei rossoblu, che ora necessita di ulteriori otto punti per l’approvazione in calce.

Un punto non fa mai male, ma di certo non rappresenta ciò a cui, alla vigilia, le due formazioni ambivano. Per motivi diversi, sia la Puteolana che la Gelbison volevano saziarsi con la vittoria, e lo si vede fin dalle prime battute di gara, con i ventidue in campo che non lesinano alcunché nella ricerca del gol. A dar dimostrazione di questa velleità è dapprima la Puteolana che, al minuto sette, ci prova con Babu’, il cui sinistro a giro dal limite dell’area di rigore non inquadra lo specchio della porta. Poco dopo il quarto d’ora, è la Gelbison a provare l’assalto. La formazione ospite si rende insidiosa dapprima con Varriale, il quale giunge con qualche attimo di ritardo all’appuntamento con il gol organizzatogli da Sica, e poi con lo stesso Varriale che, smessi i panni del rifinitore, si rende protagonista di uno scambio in velocità con Marmoro, concluso con un destro troppo strozzato per poter impensierire Ifregerio.

Di fronte alla veemenza vallese, la Puteolana non viene meno. La formazione di Muro costruisce ma, come è ormai prassi consolidata, pecca nella fase realizzativa. Le sole firme puteolane sono quelle di Pesce che, sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra, tenta il tiro senza però causar danno a Spicuzza, e di Sorrentino, il quale semina lo scompiglio sul versante mancino, si accentra e lascia partire un destro che si spegne alto sulla trasversale. Lo zero a zero accompagna le due squadre negli spogliatoi, all’uscita dai quali la Gelbison mostra intatta la volontà di venir fuori dal Conte con il serbatoio pieno. Seppur impegnata a tenere a bada l’aggressività della Puteolana, la formazione di Vallo della Lucania trova ugualmente tempo e modo per rendersi pericolosa. Nel farlo, i rossoblu non tradiscono mai il proprio gioco, fatto di movimenti senza palla e di trame fitte e precise. Sessantuno minuti sul cronometro, e Tricarico va in percussione sul settore sinistro dell’attacco vallese; passaggio per Sica che converge verso l’area piccola e scocca un destro debole, facile preda di Ifregerio. È questa la prima di tre occasioni costruite dalla Gelbison che però, prima di continuare a pungere la Puteolana, rischia di essere trafitta dalla stessa. È il sessantacinquesimo quando, su calcio d’angolo battuto dalla sinistra, Follera trova la zampata risolutiva a metà, perché sorprende Spicuzza ma si spegne di poco alla destra dell’estremo difensore cilentano.

Brivido lungo la spina dorsale degli uomini in maglia rossoblu, che provano ad esorcizzare il peggio scatenandosi in avanti. La ricerca del vantaggio non offusca tuttavia la Gelbison, sempre razionale nella fase di transizione positiva. È ancora sul settore mancino che gli ospiti sfondano e lo fanno, al minuto settantaquattro, con Sica, il quale supera due avversari e mette al centro dell’area un pallone rasoterra, sul quale Ifregerio si avventa senza però riuscire a far sua la sfera. Il mancato intervento del numero uno puteolano invita Marmoro al tap in vincente, ma il tocco destro dell’esterno vallese non inquadra lo specchio della porta. Ancor più clamorosa è la chance maturata, sempre a favore dei cilentani, nell’ultimo dei quattro minuti di recupero concessi dal signor Rutella. Tricarico si incarica di battere un calcio da punizione a ridosso del cerchio di centrocampo, trovando Cacace che, dal versante destro dell’area di rigore puteolana, serve il liberissimo Gala, la cui sforbiciata, seppur stilisticamente apprezzabile, pecca di precisione. Il triplice fischio finale inchioda il risultato sul pari; la Puteolana resta ultima, alle falde di una parete rocciosa sempre più difficile da scalare. La Gelbison tocca quota trentadue punti, vede la salvezza sempre più nitidamente, ed inizia ad alimentare il sogno play off.

 

PUTEOLANA 0-0 GELBISON

 

PUTEOLANA (4-3-3): Ifregerio 6; Valle 6, Fiore 6, Follera 6, Signore 6; Pesce 5.5 (45’ st Vacca sv), Vallefuoco 5.5 (25’ st Liberti sv), La Torre 6; Babu’ 5.5, Mazzeo 5.5, Sorrentino 6.5 (19’ st Izzo 5.5). A disp.: La Licata, Matino, Esperimento, Biondi, Manna, Carezza. All.: Muro 6.
GELBISON (4-3-3): Spicuzza 6; Gala 6, Cacace 6.5, Pastore 6, Consiglio 6; Bovi 6, Manzillo 6 (18’ st Santonicola 6), Tricarico 6.5; Marmoro 6 (45’ st Iorio sv), Varriale 6, Sica 6 (45’ st Tulimeri sv). A disp.: Peschechera, Criscuolo, Marchesano, Monzo, Maiese, Di Filippo. All.: Logarzo 6.5.
ARBITRO: Rutella sez. Enna 6.
I° ASSISTENTE: Pallini di Avellino.
II° ASSISTENTE: Galluccio di Avellino.
NOTE: circa 200 spettatori. Ammoniti: Fiore (P), Consiglio (G). Angoli: 7-2. Recupero: 4’ st.