Sambenedettese, Titone: "Annata bellissima. Palladini ci ha dato la scossa"

26.05.2016 13:30 di Massimo Poerio   vedi letture
Fonte: stefano sica - tmw
Sambenedettese, Titone: "Annata bellissima. Palladini ci ha dato la scossa"

E' l'uomo delle promozioni. E dei gol a raffica. Mario Titone, con la Sambenedettese, ha messo a segno 19 reti, portandola in Lega Pro dopo le cavalcate con Matera e Siena. E ora è il momento dei bilanci, assai positivi. "É stata un'annata bellissima - dice in un'intervista rilasciata a GubbioFans -. Da quando abbiamo cambiato allenatore (Palladini per Beoni, ndr) abbiamo trovato un certo equilibrio in squadra oltre alla compattezza giusta per poter vincere il campionato. Sicuramente il nuovo trainer ci ha dato la scossa giusta. La tifoseria d'altronde è meravigliosa, merita di stare in categorie superiori: in questa piazza è come si giocasse in serie B. Avevo lasciato la Sambenedettese sette anni fa con una retrocessione. Così mi sono ripreso la mia rivincita con tanti gol e con delle belle prestazioni. Sono contento, insieme a tutti i miei compagni, per aver riportato questa città nella categoria che più le competeva: nei dilettanti non poteva assolutamente rimanere. Adesso proveremo a mettere questo scudetto sulla maglia e cercheremo di andare in finale per vincere". A Parma, nella poule scudetto, Titone si è procurato e realizzato il penalty del 2-2 finale: "C'è stata la prova di carattere di una grande squadra e di un grande gruppo. Non abbiamo mollato fino alla fine, ma direi che questo è proprio il nostro valore aggiunto. Abbiamo fatto una grande impresa. Ma adesso non ci resta che battere il Gubbio per passare il turno". Il suo ex Gubbio: "Credo sia una squadra fornita di ottimi calciatori. Sono miei ex compagni ma li contatto ogni tanto: è rimasto un buon rapporto, è nata un'amicizia. Con loro in quel periodo sono stato molto bene: infatti mi sento con Marini, Croce, Romano, Ferri Marini e lo stesso Crocetti con cui avevo giocato insieme a Siena. Mi fa piacere incontrare tutti, tuttavia in campo sarà una battaglia perchè poi lì non si guarda in faccia a nessuno. Se potevo restare? Diciamo che il Gubbio era indeciso su cosa voleva fare. Da parte mia c'è stata la disponibiltà, ma il Gubbio non riusciva a prendere decisioni definitive. Allora è arrivata la chiamata della Samb, per tanti motivi, pure familiari, l'ho valutata e ho fatto quindi una scelta di vita. Non nego che mi è dispiaciuto non restare a Gubbio perchè mister Magi mi voleva fortemente. Avevo legato con i compagni ma questo è il calcio. Tuttavia sono contento anche per il Gubbio che sia salito di categoria perchè è una piazza che lo merita dopo tanti anni che trascorsi nel professionismo".